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Tennis, Nadal sul caso Sinner: “Credo nella buona fede della gente e nella giustizia”

Rafael Nadal
Rafael Nadal - Foto Niclas Jönsson / BILDBYRÅN / COP 273 / NO0283

Ospite del celebre programma spagnolo El Hormiguero, Rafa Nadal ha rilasciato una lunga intervista, toccando svariati argomenti. Uno di questi è stato il caso doping che ha coinvolto Jannik Sinner: “Personalmente ho un pregio, oppure un difetto: credo nella buona fede della gente. Conosco Sinner e non credo che in nessun caso si sia voluto dopare. Poi va tenuta in considerazione un’altra cosa: la giustizia è la giustizia. Non penso che debba piacerci solo quando le cose vanno come vogliamo. Credo nella giustizia e negli organi che prendono decisioni in base a quello che credono sia corretto. Confido totalmente che, se non lo hanno sanzionato, è perché quelli che dovevano decidere hanno visto chiaramente che quello che c’era non era sanzionabile. Non credo che perché sia Sinner non lo sanzionano mentre se è un altro sì. Detto questo, anche le opinioni che hanno gli altri sono totalmente rispettabili“.

Lo spagnolo ha poi parlato della sua decisione di saltare lo US Open: “Mi trovo in un momento diverso rispetto a qualche anno fa. La scelta è stata semplice perché venivo da molti problemi fisici. Avevo fissato come obiettivo i Giochi Olimpici e sapevo che dopo avrei dovuto fare delle valutazioni. Il cambiamento di superficie e il fatto di giocare al meglio dei cinque set mi hanno spinto a rinunciare a New York“. Non si è invece sbilanciato sul futuro né sul ritiro: “Non mi piace che mi venga chiesto continuamente del mio ritiro, Vi informerò quale prenderò la mia decisione“.

Sull’esperienza dei Giochi Olimpici di Parigi 2024: “Il passaggio della torcia olimpica è stato molto emozionante. Provo una profonda gratitudine verso Parigi per il trattamento che mi ha riservato durante tutta la mia carriera. Il doppio con Alcaraz? Non avevamo mai giocato insieme e questo si nota quando affronti rivali che hanno movimenti automatizzati e velocità di reazione. È stata un’esperienza molto bella, anche se abbiamo perso nei quarti di finale“. Infine, un pensiero proprio su Carlos: “Penso che sia un po’ saturo mentalmente perché il calendario dell’anno olimpico è molto serrato, ma tornerà presto al suo livello. È bello vedere che dopo un giocatore come me emerga un altro spagnolo di questo livello. Carlos è sarà uno dei migliori tennisti della storia“.

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