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Tennis, Nadal a Fancy Bears: “Avevo il permesso, non ho fatto nulla di illegale”

Rafael Nadal allo Us Open - Foto Ray Giubilo

Il nuovo attacco del gruppo hacker “Fancy Bears” ha colpito anche l’ex numero 1 del mondo Rafael Nadal, il quale avrebbe richiesto ed ottenuto esenzioni mediche per l’utilizzo di farmaci generalmente vietate.

I due casi menzionati risalgono al 2009 e al 2012, stavo prendendo dei farmaci per curare un problema alle ginocchia ed ero autorizzato a farlo; se uno ha il permesso non c’è nulla di illegale. Non ho assunto nulla che potesse migliorare le mie prestazioni”, ha detto NadalL’unica cosa torbida nella vicenda è l’approccio che hanno tenuto i media. Nel tennis ci sono i migliori controlli antidoping possibili, ho fiducia al 100% nell’Agenzia mondiale antidoping e nei controlli per verificare se i giocatori sono puliti. Sarebbe un bene per tutti se i risultati dei test antidoping venissero resi pubblici per rendere le cose ancor più trasparenti. Lo sport deve esser pulito e risultare pulito agli occhi di chi lo guarda per evitare speculazioni“, ha infine concluso.

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