PALERMO – Il grande tennis mondiale riparte dal Wta di Palermo 2020. Dall’1 al 9 agosto sarà il Palermo Ladies Open, giunto all’edizione numero trentuno dopo il grande successo dello scorso anno, a inaugurare il calendario della ripartenza dopo l’emergenza coronavirus. Si tratta del primo torneo in assoluto, sia a livello femminile che maschile, unica tappa in Europa prima di una serie di tornei sul cemento americano. Non ci sarà contemporaneità con altri eventi e questo rende l’appuntamento siciliano davvero attraente per tutte quelle giocatrici che vorranno tornare a riassaporare le sensazioni di partite vere dopo mesi trascorsi in casa o in esibizioni dal valore appena superiore a quello di un allenamento.
Una vera e propria battaglia quella portata avanti dal direttore del torneo Oliviero Palma, che per settimane è stato a stretto contatto con la Wta per capire se ci fossero reali chance di inserire in calendario il Palermo Ladies Open. Dopo numerosi conciliaboli, è emersa la ferrea volontà di mantenere la prima settimana di agosto come unica data possibile, mentre dai piani alti spingevano per uno slittamento di sette giorni, per nulla gradito a causa di Ferragosto e della festa cittadina di Santa Rosalia. Una divergenza che, inizialmente, sembrava potesse portare alla cancellazione, poi la sorpresa arrivata nella giornata di mercoledì. Il Wta di Palermo è nel calendario, ma non solo: sarà la prima manifestazione ufficiale a disputarsi a livello mondiale, una grande vetrina per la città, la Federtennis e lo stesso torneo, che potrà così fregiarsi, con tutta probabilità, di due o tre top-10 smaniose di tornare sul campo.
A raccontare i retroscena che hanno portato a questo grande risultato è lo stesso direttore del torneo Oliviero Palma che, pur non potendosi sbilanciare eccessivamente in un clima di assoluta incertezza causato dalla pandemia globale, ha provato comunque a tracciare alcuni punti fermi della nuova edizione del Palermo Ladies Open: “Ci siamo solo noi in Europa, poi il circuito si trasferisce sul duro americano. Non è una follia, è un torneo che può servire alle giocatrici per mettere partite alle spalle. Siamo fiduciosi di ripartire al meglio, siamo già stati contattati da alcuni manager di top-10”, anche se al momento bocche cucite per quanto riguarda i nomi (lo scorso anno presente la numero cinque al mondo Kiki Bertens, battuta in finale dalla svizzera Teichmann).
Tre i temi principali al vaglio dell’organizzazione. Il primo riguarda l’apertura o meno al pubblico o alla stampa, al momento non prevista, ma con buone possibilità che le cose possano cambiare nel mese e mezzo che ci separa dal torneo: “Al momento non è previsto il pubblico, ma nel giro di un mese magari… Non ha senso andare a un concerto o a teatro e poi non poter vedere una partita di tennis. Credo che ci possa essere un’apertura da parte delle autorità – ha spiegato Palma nel corso della conferenza di presentazione dell’evento – ci auguriamo di poter ospitare un terzo del pubblico, vale a dire circa seicento spettatori. Un dpcm del Governo toglierebbe ogni equivoco, ma abbiamo chiesto al governatore Musumeci una deroga al principio secondo il quale per eventi del genere non è consentita la presenza del pubblico. Si stanno raccogliendo posizioni favorevoli, credo che se a livello epidemiologico non cambierà nulla potremo aprire al pubblico con tutte le misure necessarie a livello sanitario”. Per evitare un eccessivo impiego di personale in campo, è al vaglio la possibilità di introdurre l’occhio di falco in almeno due campi, mentre i raccattapalle saranno tre, tutti maggiorenni, e i giudici di linea cinque. Saranno effettuati, inoltre, due test sierologici al giorno agli addetti ai lavori e un tampone ogni quattro giorni, mentre sembra molto complicato che si possano ideare iniziative collaterali al torneo per evitare assembramenti e un coinvolgimento troppo massiccio della popolazione.
L’attenzione del Palermo Ladies Open per quanto riguarda il 2020 è infatti focalizzata su un piano a livello globale a causa della pandemia. E’ su questo solco che si inseriscono le trattative, a buon punto secondo fonti interne agli organizzatori, con un’importante broadcaster nazionale, vale a dire la Rai, per la trasmissione giornaliera in diretta per alcune ore sulle proprie reti generaliste. Un progetto ambizioso a livello televisivo che, unito alla partecipazione di giocatrici di alto livello, dovrebbe portare visibilità al Wta di Palermo e consentire la messa in onda e la pubblicizzazione a livello mondiale.
E si è parlato anche del tabellone del torneo, che al momento resta, come la prossima edizione, a 32 per il tabellone principale e a 24 per le qualificazioni, ma con la possibilità concreta di portare a 48 il main draw e a 32 le quali, una specie di “premierino” con numeri più ingenti addirittura rispetto agli Internazionali di Roma: “Inutile giocare a notte fonda – aggiunge ancora Palma – potremmo iniziare alle 15 o istituire due sessioni giornaliere per avere un’audience globale. Entro due settimane la Wta ci farà sapere se il torneo passerà da 32 a 48 giocatrici per il main draw. Anche quest’anno daremo alla Federazione una wild card per il tabellone principale e una per le qualificazioni”. Il montepremi, in ogni caso, resterà fissato a 225.500 euro, come confermato dal responsabile dei tornei Wta per l’Europa e l’Asia Fabrizio Sestini, intervenuto in videoconferenza: “Il montepremi è fisso a 225.500 euro, qualora il tabellone dovesse essere portato a 48 la Wta aiuterà a finanziare i costi ulteriori degli alloggi. Si potranno iscrivere due top-10, ma stiamo valutando se aumentare a tre il numero. C’è ancora molto da fare in queste settimane – continua Sestini – faremo di tutto per organizzare un torneo speciale. Se il Governo ci darà l’ok, speriamo di poter aprire l’evento agli spettatori”.