Mikael Ymer svela la sua sospensione di 18 mesi ma fa chiarezza sui social. Il tennista svedese classe 1998 e attuale numero 51 del ranking Atp, ha ricostruito i fatti attraverso un post su Twitter. “Nel gennaio del 2022, l’Itf mi ha accusato di una potenziale violazione delle regole anti-doping per aver saltato tre test in un periodo di 12 mesi – spiega – Ho combattuto tale accusa in udienza e sono stato assolto da un tribunale indipendente con tre arbitri nel giugno del 2022. L’Itf ha presentato ricorso contro tale decisione nonostante gli arbitri fossero stati nominati secondo le loro regole, chiedendo alla Court of Arbitration for Sport di giungere a una nuova decisione sui fatti da cui ero già stato scagionato”.
“Ieri ho saputo di essere stato sospeso per 18 mesi, nonostante non abbia mai fatto uso né sia stato mai accusato di far uso di sostanze vietate – prosegue Ymer – Essendo già stato scagionato una volta e sostenendo di non aver commesso la terza infrazione, trovo ingiusta questa decisione di processarmi nuovamente e ritenermi colpevole. Inoltre, trovo difficile comprendere giusta punizione una sospensione di 18 mesi. Capisco che queste regole siano state messe in atto per proteggere l’integrità del nostro sport ma non credo di averle infrante e la mia coscienza è a posto, con Dio come testimone“. Mikael Ymer aveva preso parte all’ultimo torneo di Wimbledon, uscendo di scena al terzo turno per mano di Galan.