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Tennis, Masters 1000 Montreal: Federer in scioltezza nel 2° turno, battuto Polansky

Roger Federer - Foto Ray Giubilo

Roger Federer parte bene nel Masters 1000 canadese di Montreal battendo il giocatore di casa Peter Polansky. Buona la prima per lo svizzero che regala subito spettacolo vincendo in due set con il punteggio di 6-2 6- 1. Il numero 3 del mondo ritorna alla Rogers Cup dopo 3 anni di assenza e lo fa subito con una prova di grande stile. Vestito a parte, Federer è stato quasi perfetto in campo, lasciando le briciole al rivale. È un Roger sereno, leggero e felice quello che per poco più di 50 minuti “palleggia” sul centrale di Montreal. Il povero Peter Polansky, numero 119 del ranking ATP, beniamino di casa e a lungo incitato dal pubblico durante tutta la partita, non può nulla contro lo strapotere svizzero. Il canadese nell’unico precedente giocato,  tra l’altro proprio qui nel Masters di casa, aveva raccolto solo 2 game, oggi fa poco meglio. È un match anche nella durata rapido quello che proietta il neo-trentaseienne di Basilea al secondo turno dove se la vedrà con il vincente della sfida tra lo statunitense Jack Sock e l’amico spagnolo David Ferrer. Vista anche la situazione e la condizione fisica Federer può ambire a grandi cose qui in Canada.

CRONACA – Con un vestito rosa spento scende in campo una splendida versione di Roger Federer fin dall’inizio incisivo e concentrato sul match. Lo svizzero regala subito delle incantevoli discese a rete, intervallate da accurati vincenti da fondo campo. Polansky è completamente in balia dell’avversario e può realmente poco. Il break neanche a dirlo è immediato e la strada nettamente in discesa per il numero 2 del seeding. La sensazione è che il canadese, eccezion fatta per rarissimi errori del rivale, se inizia a scambiare da fondo non ha speranze.  Il match scorre via in modo terribilmente veloce e un secondo break chiude la pratica dopo appena 21 minuti: 6-2 in quella che fino a questo punto è stata poco più che un’esibizione.

Nel secondo parziale le cose non cambiano di molto, Polansky prova ad allungare gli scambi, ma il punto lo porta quasi sempre a casa lo svizzero. Con qualche magia delle sue, dalle quali siamo troppo abituati per rimanerne davvero colpiti, Federer trova subito un nuovo break. I due paiono recitare un copione prestabilito: quello avanti nel punteggio sembragiocare con le pantofole ai piedi e con il pilota automatico inserito, mentre l’altro arranca provando in tutti modi ad ingegnarsi in qualche modo con il solo risultato di aumentare il numero degli errori. Altre perle e secondo break svizzero, 4-0. Poi a un certo punto il maestro decide di concedere un po’ di soddisfazione all’allievo elargendogli due palle per il contro break, neanche a dirlo entrambe annullate. Polansky dalla sua quanto meno evita il cappotto: finisce 6-2 6-1 in 53 minuti.

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