In seguito alla sconfitta di Novak Djokovic al secondo turno con Jiri Vasely sulla terra rossa di Montecarlo Roger Federer è sicuramente tra coloro che vorranno approfittare dell’uscita di scena del numero 1 al mondo. Oggi, agli ottavi di finale, lo svizzero ha battuto Roberto Bautista-Agut (testa di serie n°14 nel torneo) per 6-2 6-4 .Questa è la quinta volta che i due si incontrano e gli insuccessi sono tutti a discapito dello spagnolo.
All’inizio del primo set entrambi riescono a tenere il turno di battuta senza troppe fatiche; Federer prima sfrutta un’ottima prima e poi, nel game del 3-2, durato 8 minuti e caratterizzato da ben 5 parità, approfitta dell’imprecisione di Bautista-Agut per prendere il largo. Lo svizzero perde un po’ di lucidità e stecca di rovescio ma, nonostante il brutto errore e il doppio fallo, conferma il break di vantaggio. Il valenciano va in difficoltà e il numero 3 al mondo s’impone con prepotenza, mentre Bautista-Agut mostra tutta la sua insicurezza non facendosi quasi mai vedere a rete. Federer attende l’errore dell’avversario, gestisce il game e con un ace chiude il set in 32 minuti.
Il secondo parziale, al principio, è la copia del primo: i due tengono la battuta, Roger con qualche sforzo in più, riesce a recuperare dal 40 a 0 e agguanta la parità, più per demerito dell’avversario che per sua virtù. Il vento disturba il match, sul 3-3, con scambi lunghi e faticati, lo spagnolo si scuote e tenta di dare un segnale forte allo svizzero. Una perla di Federer non scompone più di tanto Bautista che continua a reagire a testa alta. Ma lo svizzero, che non ha mai vinto questo torneo, non è disposto a cedere e in breve tempo domina il match, concedendo solo un altro game allo spagnolo. Dal 4-4 risulta tutto più facile e con le sue accelerazioni Roger annienta Roberto senza troppo impegno, aggiudicandosi prima il break e poi il set, che chiude sul 6-4. È andata meglio quest’anno rispetto allo scorso a Federer, che nel 2015 fu battuto al terzo turno. Domani lo svizzero giocherà i quarti di finale contro il vincente fra Tsonga e Pouille.