Terza giornata al Monte-Carlo Rolex Masters, primo Masters 1000 della stagione sul rosso. Conclusi tutti gli incontri di primo turno, cinque giocatori già in ottavi di finale.
Al di là di Roger Federer (qui la cronaca), al terzo turno anche la testa di serie numero 2 Andy Murray, rientrante a Montecarlo dopo due anni di assenza. Lo scozzese ha sofferto più del previsto il gioco old-style di Pierre Hugues Herbert, numero 95 del mondo e specialista del doppio (recente vincitore ad Indian Wells e a Miami in coppia con Mahut). Le 2 ore e 9 minuti di partita certificano le difficoltà incontrate da Murray, sottolineate ulteriormente dal costante nervosismo che lo ha accompagnato durante il match. La terra battuta non è certo la sua superficie preferita, ma proprio lo scorso anno vinse i suoi primi tornei sul rosso, a Monaco e a Madrid, costringendo in più Djokovic al quinto set nella semifinale del Roland Garros. Punteggio finale 6-2, 4-6, 6-3, e sospiro di sollievo per il numero 2 del mondo.
Altro giocatore già in ottavi di finale è Gilles Simon, testa di serie numero 15, che ha inaugurato il programma sul campo centrale sconfiggendo in due set (6-4, 6-3) un deludente Grigor Dimitrov, incappato in 33 errori non forzati, decisamente troppi contro un regolarista come il francese. Simon conoscerà domani il nome del suo prossimo avversario, dall’incontro tra il campione del 2014 Stan Wawrinka e Philipp Kohlschreiber, quest’oggi vincitore con un doppio 6-4 su Borna Coric (finalista perdente due giorni fa a Marrakech).
I due restanti giocatori che saranno impegnati direttamente giovedì sono Jo Wilfried Tsonga (7-6 (1), 7-6 (5) a Carreño-Busta nell’ultimo match sul centrale) e Roberto Bautista-Agut (6-3, 5-7, 7-5 a Jeremy Chardy, in una maratona conclusasi alle 9 di sera sotto le scarse luci del Campo dei Principi). Lo spagnolo, testa di serie numero 14, sarà il prossimo avverario di Roger Federer.
Sembra non volersi interrompere l’ascesa di David Goffin. Attualmente numero 13 del mondo, il belga è reduce dalle semifinali di Indian Wells e Miami (le prime a livello Masters 1000), e non a caso occupa la settima posizione nella Race. La resistenza odierna del suo avversario Feliciano Lopez è durata meno di 45 minuti, fino al 5-5 del primo set. Da lì otto game di fila per il 25enne di Liegi, e partita in archivio dopo un’ora e 12 minuti.
Il ceco Jiri Vesely accoglierà l’esordio nel torneo di Novak Djokovic. Il numero 55 del mondo ha sconfitto in rimonta il russo Gabashvili (3-6, 7-5, 7-5). Vittorie anche per Cuevas (nel match più lungo di giornata, quasi tre ore e mezza e tre tie-break per sconfiggere lo spagnolo Gimeno-Traver), per Sousa su Karlovic, per Verdasco su Delbonis, e per due sorprendenti qualificati. Taro Daniel ha prevalso su Adrian Mannarino, Damir Dzumhur ha lasciato due game a Robin Haase, in probabile stato di shock vista la recente accusa per omicidio del suo allenatore.
Infine, c’era grande attesa per un altro rientro nel circuito, oltre a quello di Roger Federer. Fabio Fognini tornava alle competizioni dopo due mesi di assenza, ed era impegnato in un derby azzurro contro Paolo Lorenzi (qui la cronaca del match).
I risultati:
Murray (2) b. Herbert 6-2 / 4-6 / 6-3
Tsonga (8) b. Carreño-Busta 7-6 (1) / 7-6 (5)
Goffin (11) b. Lopez 7-5 / 6-0
Bautista-Agut (14) b. Chardy 6-3 / 5-7 / 7-5
Simon (15) b. Dimitrov 6-4 / 6-3
Verdasco b. Delbonis 6-0 / 6-3
Kohlschreiber b. Coric 6-4 / 6-4
Cuevas b. Gimeno-Traver 7-6 (2) / 6-7 (2) / 7-6 (4)
Vesely b. Gabashvili 3-6 / 7-5 / 7-5
Sousa b. Karlovic 6-3 / 7-6 (4)
Daniel b. Mannarino 6-3 / 6-4
Dzumhur b. Haase 6-2 / 6-0