Fabio Fognini non si ferma più, l’azzurro conquista la semifinale nel Masters 1000 di Miami, la seconda in carriera in tornei di questo livello dopo quella sul rosso di Montecarlo nel 2013. Per il ligure una vittoria di prestigio contro Kei Nishikori, numero 4 al mondo e testa di serie numero 2 del tabellone, nonché finalista a Key Biscayne nella scorsa edizione. Il giapponese che, va detto, aveva già accusato dei problemi fisici nell’arco del torneo e richiesto più volte l’intervento del fisioterapista per un problema alla gamba destra, alza bandiera bianca con un netto 6-4 6-2 dopo un’ora e sette minuti di gioco. Il taggiasco festeggia dunque non solo il prestigioso piazzamento a Miami ma anche il ritorno in top 30, virtualmente al numero 28: una risalita importantissima in vista della stagione sul rosso e per una testa di serie al prossimo Roland Garros.
Fabio fa dunque sul serio e fa sventolare il tricolore dove mai nessuno c’era riuscito prima d’ora: Fognini è il primo italiano a spingersi sino in semifinale in Florida, migliorando il proprio quarto di finale del 2014 e tornando a battere un top 5, quando sulla terra di Barcellona eliminò Rafael Nadal, avversario che potrebbe incrociare venerdì: lo spagnolo dovrà però prima superare l’ostacolo rappresentato da Jack Sock nell’ultimo match in programma sullo Stadium.
Nishikori, oggettivamente, ha facilitato il compito dell’azzurro sbagliando tantissimo con i colpi a rimbalzo e ricavando pressoché nulla dal servizio, in perenne affanno sulla seconda, con cui vince solamente il 38% dei punti. La prima accelerata della partita dell’azzurro arriva sull’1-1 con un parziale di 12 punti a 1 che gli permette di allungare in maniera decisa sul 4-1, dopo aver concesso per primo una palla break nel game inaugurale. “Tu vuo fà l’americano” risuona nell’impianto di Miami al cambio campo sul 5-2, ma per proseguire il proprio sogno a stelle e strisce Fabio deve prima mantenere i nervi saldi dopo il tentativo di rimonta solamente abbozzato e non portato a termine da Nishikori: il passaggio a vuoto del ligure manda il nipponico al servizio per pareggiare i conti sul 5-4, chance mancata da Kei che consegna il primo parziale scomponendosi sull’esecuzione del rovescio su una palla steccata dell’azzurro e rimasta in campo.
Il box, con l’ormai immancabile ‘talismano’ Bobo Vieri, può esultare e tirare un sospiro di sollievo: il parziale di vantaggio spegne ulteriormente la (poca) convinzione di Nishikori, che va sotto di un break in apertura di secondo e vede annullarsi due palle per tornare in carreggiata nel quinto gioco, cruciale turno di servizio chiuso da Fabio addirittura con l’ace di seconda. Un nuovo break manda Fognini al servizio per la vittoria sul 5-1, l’azzurro spreca ma rinvia solamente di qualche giro d’orologio il “game, set and match”, andando ancora una volta a segno in risposta sul servizio di un Nishikori tutt’altro che combattivo.