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Fabio Fognini ha impiegato soli 55 minuti per superare Bernard Tomic nel primo turno del Masters 1000 di Madrid, col punteggio di 6-2, 6-4. L’australiano, seppur numero 22 del mondo, continua a essere poco competitivo sulla terra battuta, dove nelle ultime due settimane ha perso da giocatori di classifica ben inferiore alla sua (con Haase a Bucarest e con Schwartzman a Istanbul). Ciò non impedisce di elogiare la solida prestazione del ligure, reduce anche da buoni risultati a Barcellona e a Monaco. Fabio troverà al prossimo turno Kei Nishikori, testa di serie numero 6, contro il quale ha giocato una sola volta (sconfitta in quattro set agli Australian Open del 2011).
Appare evidente sin dai primi scambi che l’australiano sia a disagio nei movimenti sul rosso. In più, l’anticipo dei suoi colpi piatti non produce i frutti che spesso genera sulle altre superfici. Al contrario dell’avversario, Fabio sguazza allegramente sul campo 4 del complesso madrileno. Già nel terzo game strappa il servizio a Tomic, con un emblematico punto nel quale muove a suo piacimento l’australiano, prima di lasciarlo immobile con un lungo-linea vincente di rovescio. Annullata una palla del contro-break, l’azzurro conquista un altro break nel settimo game, e al cambio di campo chiude un rapidissimo set col punteggio di 6-2. Il 13 % di punti conquistati con la seconda evidenzia oltremodo la scarsa competitività di Tomic quando si entra nello scambio.
Il 23enne originario di Stoccarda comincia il secondo set con un atteggiamento meno indolente. Mantiene i primi due turni di battuta senza rischi, ma sul 2-2 viene brekkato per la terza volta nel match da Fognini, a causa di un dritto che si spegne sul nastro. Fabio non concede nulla al servizio (appena 3 punti persi nel secondo set), e regala qualche lampo di spettacolo agli italiani che affollano i limitati posti del campo numero 4. Ad esempio un millimetrico pallonetto di dritto con cui inaugura l’ottavo game. Il ligure, al momento numero 31 del ranking, serve sul 5-4 per chiudere il match. Chiude il gioco a 0, e conquista per il secondo anno consecutivo i sedicesimi di finale.