Missione compiuta per Novak Djokovic: il serbo raggiunge la finale del Mutua Madrid Open 2016 battendo con il punteggio di 6-3 7-6 il numero sei del seeding, Kei Nishikori dopo un’ora e 35 minuti di gioco. Buona partita del giapponese, sforzi che però sono risultati quasi inutili quando il numero uno è riuscito ad accelerare. Fra lui e il 29° Masters 1000 c’è solo Andy Murray, oggi vincitore di Rafael Nadal.
Djokovic era in vantaggio nei precedenti per 7-2, con l’ultima vittoria in finale a Miami proprio quest’anno. Il serbo veniva da tre vittorie convincenti contro Coric, Bautista Agut e ieri Raonic. Nishikori ha invece sofferto, prima con Fognini e poi contro Nick Kyrgios che lo hanno costretto al terzo set.
L’inizio del nipponico però è magnifico, tre vincenti e subito 0-40 nel turno di risposta. A questo punto gioco Djokovic infila 5 punti col servizio e chiude il primo gioco in rimonta. Più agevole il primo game al servizio del numero 6 del mondo, che almeno nelle battute iniziali riesce a tenere benissimo il ritmo dello scambio con buona profondità e la solita velocità di braccio. Il numero 1 del mondo fatica un po’ a trovare le distanze giuste dalla palla e quindi il giapponese spesso prende il sopravvento. Ad aiutare tantissimo il serbo è il servizio, alla quale Nishikori non trova rimedio nei momenti chiave. Avanti 4-3 però, Djokovic decide di cambiare strategia: comincia ad essere aggressivo in risposta e a trovare buona profondità da fondo campo. Il numero 1 alza l’asticella e il risultato è un break immediato, che col seguente game di servizio regala il primo set al 28enne di Belgrado. La grandissima intensità di Nishikori non è bastata quando l’avversario ha cambiato marcia: nonostante la grande quantità di vincenti il giapponese si ritrova sotto 6-3 dopo 40 minuti.
Quasi vitale è per l’allievo di Chang il primo game del secondo set, dove è costretto a fronteggiare due palle break, ma le annulla senza troppe difficoltà, riuscendosi a portare sull’1-0. E’ poco dopo che, ancora una volta, si nota la differenza tra Djokovic e il suo avversario di oggi. Nel quarto game il numero uno recupera dopo essere stato sotto 0-30; nel gioco successivo il giapponese, che pur continua a giocare molto bene, non riesce invece ad uscire dalla morsa di Djokovic, che completa il break con un bellissimo punto e si porta 4-2. Nell’ottavo game Nishikori arriva anche a palla break, ma Djokovic è davvero perfetto nei punti che contano e cancella la chance dell’avversario. Sul 5-4 accade però l’incredibile: avanti 40-0 Djokovic si fa recuperare e perde clamorosamente la battuta per la prima volta nel torneo. Nishikori dà il tutto per tutto portandosi sul 5-5. Poco dopo si arriva quindi all’unica conclusione possibile, il tiebreak. Il game decisivo è tesissimo: Nishikori recupera un minibreak di svantaggio con un bellissimo diritto, poi però Djokovic non sbaglia più nulla e chiude per 7-4 il tiebreak. Il serbo vince 6-3 7-6 e domani avrà la possibilità di staccare nuovamente Rafael Nadal in quanto a numero di Masters 1000 vinti, entrambi sono ora a 28. Contro di lui il campione il carica alla Caja Magica, lo scozzese Andy Murray