È stata un’intensa giornata di ottavi di finale alla “Caja Magica”, l’avveniristico complesso che ospita il Masters 1000 di Madrid. Avanti tutti i big. Poche difficoltà per Djokovic e Murray, Nadal arranca il primo quarto d’ora ma poi demolisce Querrey.
Il primo a scendere in campo sul Manolo Santana è stato Andy Murray. Confortato dal netto vantaggio nei precedenti (14 a 2 in suo favore), lo scozzese ha dovuto sudare poco per aver la meglio su Gilles Simon. Unico contrattempo è stata una pausa di quasi venti minuti per un malore occorso a uno spettatore, ma il 6-4, 6-2 evidenzia chiaramente la superiorità del numero 2 del mondo. Domani suo avversario in quarti di finale sarà Tomas Berdych. Il ceco, testa di serie numero 8, ha sconfitto in due set un David Ferrer ancora alla ricerca della miglior condizione. Entrambi i parziali hanno avuto un andamento profondamente equilibrato, decisi al fotofinish da pochi punti (7-6 (8), 7-5). Murray ha battuto Berdych negli ultimi tre precedenti, ma sulla terra rossa ha perso tre match su tre, di cui uno proprio a Madrid nel 2013. Nella stessa metà di tabellone, sembra destinato a minor equilibrio l’altro quarto di finale, che vedrà opposti il quattro volte campione Rafael Nadal e il numero 35 del mondo Joao Sousa. Lo spagnolo ha sofferto l’inizio a spron battuto di Sam Querrey, annullando addirittura una palla dell’1-5. Scampato il pericolo, prima ha conquistato cinque giochi consecutivi nel primo set, poi ha amministrato con relativo agio il secondo (6-4, 6-2). Il portoghese, invece, sfrutta al massimo il buco lasciato in tabellone dal forfait di Roger Federer. Dopo aver sconfitto Mahut e Granollers, quest’oggi ha superato uno spento Jack Sock. Sopravvissuto tenacemente nel tie-break del secondo set, l’americano è però stato annichilito nel primo e ultimo parziale (6-1, 6-7 (3), 6-2).
Nell’altro spicchio di tabellone, viaggia a vele spiegate il numero 1 del mondo Novak Djokovic. Il serbo ha lasciato appena tre game a Roberto Bautista Agut, che è rimasto in partita i primi 27 minuti (tempo di durata dei primi quattro giochi), per poi essere travolto nei successivi 42 (risultato finale 6-2, 6-1). Per Djokovic ostacolo canadese nei quarti di finale. In un avvincente confronto tra pesi massimi, Milos Raonic ha sconfitto Jo Wilfried Tsonga con un doppio 6-4, fornendo un’impeccabile prestazione al servizio (ha perso appena nove punti nei suoi dieci turni di battuta). L’altro quarto di finale rappresenterà il terzo confronto diretto tra Nick Kyrgios e Kei Nishikori (al momento 2-0 per il giapponese). Il teenager australiano ha vinto un match complicato contro Pablo Cuevas, che su questi campi vale senz’altro più del suo attuale 27esimo posto nel ranking. Tre set combattuti (7-6 (5), 4-6, 6-3), e primo quarto di finale in un Masters 1000 sul rosso per il 21enne di Canberra. Nishikori ha invece finalmente sconfitto Richard Gasquet. Il francese era clamorosamente avanti 6-0 nei precedenti, ma nel loro primo confronto su terra rossa si è dovuto arrendere in due set (6-4, 7-5).
Domani i quarti di finale:
Djokovic (1) – M. Raonic (11)
Kyrgios – K. Nishikori (6)
Nadal (5) – J. Sousa
Berdych (8) – A. Murray (2)