Si sono appena conclusi gli ottavi di finale nel Masters 1000 di Indian Wells, tra i risultati di giornata solamente un colpo di scena. Djokovic e Nadal riescono a portare a casa il risultato, anche se in maniera del tutto opposta.
Nella parte superiore del tabellone nessun problema per il numero uno Novak Djokovic, che in due set rapidi liquida Feliciano Lopez con un doppio 6-3, prendendosi la rivincita dell’unica sconfitta stagionale, patita a causa di un infortunio proprio contro lo spagnolo nei quarti del torneo di Dubai. Match mai in discussione con un Nole impeccabile alla battuta e in grado di vincere agevolmente, pur senza strafare.
Al prossimo turno a raccogliere la sfida del numero uno al mondo sarà Jo-Wilfried Tsonga. Il giocatore transalpino ha demolito l’astro nascente austriaco Dominic Thiem in due set veloci, punteggio 6-3 6-2. Sulla carta la sfida appariva più combattuta di quello che è stata, visto l’unico precedente tra i due (vittoria sofferta di Tsonga nel 2013 contro un Thiem giovanissimo) e l’andamento stagionale che vede l’austriaco nelle prime posizioni della race, vincitore tra l’altro di ben due titoli in questo avvio di 2016. Oggi però il francese è stato troppo più forte e ha concesso le briciole sul proprio servizio, dimostrandosi inoltre abbastanza cinico sulle occasioni offerte da Thiem e convertendo il 42% delle palle break avute a disposizione vincendo in poco più di un’ora di gioco.
L’unica vera sopresa di giornata arriva da David Goffin che batte Stanislas Wawrinka, contro il quale nei precedenti non aveva mai vinto neppure un set, al termine di un match combattuto che ha mostrato la grande condizione atletica del belga e ancora una volta ha gettato ombre sull’altalenante 2016 dello svizzero. Nel primo parziale Wawrinka appare fin troppo nervoso e Goffin vola sul 5-2, quando lo svizzero si procura ben 3 palle break consecutive, che non sfrutta, riuscendo però a concretizzare la quarta occasione ai vantaggi, tuttavia il belga è implacabile al turno successivo e chiude il primo parziale. Nel secondo set la musica non cambia e Wawrinka è costretto a inseguire sin dall’inizio andando sotto di due break e non riuscendo quasi mai a centrare le misure del campo in particolare con quello che dovrebbe essere il suo colpo migliore, il rovescio. Sotto 4-0 Stan emerge dal torpore e infila tre game consecutivi, Goffin non si fa intimorire e serve per il match sul 5-3, dove però qualcosa vacilla nella sua mente e nel suo braccio, con Wawrinka che inizia a crederci di più inanellando altri quattro game e chiudendo 7-5 il secondo parziale. Nell’ultimo set Wawrinka parte ancora male e si ripete la situazione del secondo, con Goffin che serve per il match sul 5-3 facendosi brekkare sul più bello, ma questa volta il belga resiste e vince il tie-break decisivo, con Wawrinka che sul 5-5 sbaglia uno smash comodissimo in maniera inguardabile.
Ai quarti di finale Goffin troverà Marin Cilic, anche lui venuto a capo di una propria “bestia nera”, ovvero il francese Richard Gasquet sconfitto con il punteggio di 7-5 5-7 6-2, avversario che non aveva mai battuto nei due precedenti (tutti giocati sul cemento americano). Primi due set speculari con Cilic vincitore 7-5 nel primo e Gasquet 7-5 nel secondo. Nel terzo e decisivo set Cilic riesce a conquistare il break nell’ottavo gioco e poi a confermarlo al primo match point utile sul 5-2.
Milos Raonic non delude le aspettative al suo rientro dopo la semifinale raggiunta a Melbourne e batte in due set un buon Tomas Berdych con il punteggio di 6-4 7-6(7). Nel primo set nonostante la bassa percentuale di prime in campo (57%) Raonic è bravo a non concedere nemmeno uno spiraglio di break all’avversario, oltre a sfruttare una delle tre occasioni concesse dal ceco ed è 6-4. Nel secondo parziale i due tengono sempre i rispettivi turni di battuta e si arriva al tie-break finale, dove la maggiore attitudine di Raonic a questi epiloghi, oltre a un errore clamoroso di Berdych su uno smash (in questo oggi accomunato a Wawrinka), portano il gigante canadese ad avere la meglio e chiudere in poco meno di due ore un match non dominato e portato ugualmente a casa pur non giocando al top in battuta (8 ace 5 doppi falli e appena 61% prime in campo), segnale quanto mai preoccupante, per i suoi avversari si intende.
A testare l’effettiva potenza di Raonic sarà nei quarti di finale il francese Gael Monfils, giustiziere in due set di Federico Delbonis, con il punteggio di 6-3 6-4. Non è riuscita all’argentino la replica dell’impresa compiuta nel turno precedente con Murray in un match nel quale la superiorità di Monfils non è stata mai messa in discussione. Nei quarti di finale andrà quindi in scena la rivincita del quarto di finale degli AO di quest’anno che vide nell’occasione trionfare Raonic per la prima volta in carriera sul francese. Considerata la caduta delle prime teste di serie nella parte bassa del tabellone (Murray e Wawrinka) il vincitore di questo match avrà grandi chance di arrivare in fondo al torneo.
Tornando alla parte superiore del tabellone, vince in rimonta e non delude Rafael Nadal (n° 4 del tabellone) nella sfida generazionale con il talento teutonico del 18enne Alexander Zverev, con il punteggio di (8)6-7 6-0 7-5, al termine di una partita dura quanto entusiasmante che lo ha visto annullare un match point (complice un clamoroso errore del tedesco).
Al prossimo turno Rafa se la vedrà con Kei Nishikori, vincitore in rimonta (1-6 7-6(2) 7-6(5) lo score) sul gigante americano John Isner, unico rappresentante di casa ancora in gara, in una partita difficile dove il giapponese ha dovuto annullare anche un match point. Primo set con il nipponico decisamente falloso e quantomeno rivedibile al servizio (solo 42% di prime e appena 27% di punti vinti con la seconda), Isner dal canto suo serve alla grande (23 ace e 2 soli doppi falli a fine match) tuttavia non concedere nemmeno una palla break in tutto l’incontro non basterà a garantirgli la vittoria. Negli ultimi due parziali infatti Kei alza le sue percentuali al servizio e riesce a mandare entrambi i set all’epilogo finale del tie-break, terreno in teoria favorevole a chi ha un servizio come Isner, ma il 30enne di Greensboro mostra proprio sul più bello tutti i suoi limiti dal punto di vista della tenuta mentale nei momenti chiave di un match, consentendo al giapponese di approdare al turno successivo e di portarsi avanti 2-1 negli scontri diretti pareggiando tra l’altro il bilancio nei Masters 1000 (nel 2015 Isner si era imposto a Miami).
Risultati di giornata
(15) D.Goffin d. (3) S.Wawrinka 6-3 5-7 7-6(5)
(10) M.Cilic b. (8) R.Gasquet 7-5 5-7 6-2
(12) M.Raonic b. (6) T.Berdych 6-4 7-6(7)
(4) R.Nadal b. Alexander Zverev 6-7(8) 6-0 7-5
(13) G.Monfils b. F.Delbonis 6-3 6-4
(1) N.Djokovic b. (18) F.Lopez 6-3 6-3
(5) K. Nishikori b. (9) J.Isner 1-6 7-6(2) 7-6(5)
(7). J.Tsonga b (11) D.Thiem 6-3 6-2