Comincia con una vittoria il cammino Andreas Seppi ad Indian Wells, primo Masters 1000 della stagione. Sono servite più di due ore all’italiano, per liberarsi dello statunitense Donald Young. Dopo il primo set e mezzo, in cui gli errori di Seppi con il dritto salivano sempre più, l’azzurro ha vinto con il punteggio finale di 4-6 6-4 6-3.
Il match, che doveva svolgersi sul centrale, a causa della pioggia e per evitare di ritardare il programma viene spostato sullo Stadium 3. La partita comincia su ritmi abbastanza alti: gli scambi sono lunghi, entrambi i giocatori non trattengono i propri colpi e quando possono aggrediscono, cercando di prendere in mano le redini dello scambio. Dopo i primi tre game senza particolari intoppi per il giocatore al servizio, sotto 2-1, Seppi incontra le prime difficoltà, colpa anche di qualche errore. Bravo però l’altotesino a venirne a capo con discreta facilità grazie ad una buona profondità tenuta con suoi colpi. Nel game successivo Young concede le prime palle break del match: Seppi non ne concretizza due per brutti errori; nelle altre due occasioni, invece, Young se la cava alla grande, prima con un ace, poi con il suo dritto mancino, che lo aiuta dunque, ad issarsi sul 3-2. Mentre gli errori di Seppi salgono, l’americano trova il break, al termine di uno scambio che lo aveva visto nettamente in svantaggio, chiuso poi con un gran dritto vincente. Sul 5-2 Young succede l’inaspettato: prima l’americano ha tre set point, poi gioca un game disastroso e permette a Seppi rifarsi sotto sul 5-4. Young è prodigioso in difesa, mostra delle buone discese a rete, ma nel momento di chiudere fatica moltissimo, sbagliando spesso la scelta tattica. A dargli una mano è anche Seppi, che nel decimo game concede altri tre set point, e il primo set si chiude dopo 51 minuti sul 6-4 in favore dello statunitense.
Nei primi due turni di servizio, i giocatori fronteggiano con successo le palle break, con l’italiano che continua comunque a sbagliare più del suo solito. Dopo un apparente equilibrio, nel famoso settimo game, Seppi riesce finalmente a limitare gli errori e arriva così qualche “regalo” da parte di Young, che cede la battuta e lascia l’italiano a fare corsa di testa nel secondo parziale. In realtà anche l’azzurro, fatica nel turno di servizio, ma con grande pazienza ne viene fuori. Anche sul 5-4 Seppi riesce a tenere duro e a restare concentrato, vincendo il secondo parziale per 6-4, dopo diversi game lunghi nella fase calda.
All’inizio del set decisivo Young subisce il contraccolpo psicologico e perde il servizio dopo un game pessimo, senza che Seppi abbia dovuto compiere alcuna impresa. Grande però la reazione di Young, che colma il distacco immediatamente giocando un bellissimo game, chiuso perfino con una risposta vincente. Anche l’americano, come il Seppi visto oggi, ha troppi alti e bassi, e perde di nuovo il servizio a zero, in svantaggio 2-1. Seppi allunga, con un buon game, condito dall’ennesimo ace, sul 3-1. Con maggior tranquillità, l’italiano riesce a giocar meglio e a creare maggiori problemi all’avversario. L’americano, a quel punto, molla un po’ e lascia che Seppi si prenda il match, con il punteggio finale di 6-4 4-6 6-3, in un totale di 2 ore e 20 minuti.
Seppi porta a casa un match impegnativo, ostentando un tennis ancora poco solido e con molti alti e bassi, con la sua esperienza però l’azzurro è riuscito ad emergere, contro un giocatore che discontinuo lo è da sempre. Seppi avrà l’opportunità di riscendere in campo, nel secondo turno, contro John Isner. Partita che sarà completamente diversa, per tipologia di gioco, in attesa che Seppi ritrovi maggior costanza, cancellando l’infinità di errori commessi oggi e provando a contrastare il gigante americano.