Clamorosa rivelazione di Maria Sharapova. La campionessa russa aveva convocato per le 21 ora italiana di questa sera una conferenza stampa al Downtown Hotel di Los Angeles, pubblicizzando l’evento senza però comunicare l’oggetto della conferenza. La Sharapova, attuale numero 7 al mondo, ha smentito le voci che si erano diffuse sui social rispetto al ritiro dal tennis. Eppure, è arrivato un annuncio che nessuno si aspettava. La russa ha fallito un test antidoping nello scorso gennaio, seguente l’Australian Open, rispetto ad un farmaco che non era considerato doping fino a pochi mesi fa. Non è il primo né probabilmente sarà l’ultimo caso di doping della storia recente (qui l’articolo dei casi di doping più clamorosi degli ultimi anni).
Maria Sharapova, ferma dagli Australian Open a causa di un problema all’avambraccio che fa seguito ai problemi fisici che avevano rovinato un’ottima stagione 2015, ha così dichiarato: “Mi prendo tutte le responsabilità per quello che ho fatto. Non era la prima volta che assumevo questa sostanza, il Meldonium, che mi aiutava per i continui malanni che avevo anche in passato. Precedentemente non era inserito nelle sostanze antidoping, ma lo è da poco tempo, da dicembre, ed io stupidamente non ho controllato la lista aggiornata delle sostanze proibite. Così ho fallito il test antidoping degli Australian Open. Non so ancora i tempi della squalifica o le possibili conseguenze”. Ha poi aggiunto: “Se avessi dovuto annunciare il mio ritiro non l’avrei fatto in un hotel con una moquette tanto brutta”, scatenando una risata. “So che non voglio che la mia carriera finisca qui, in questo modo”.
L’inaspettata notizia piomba sul mondo del tennis proprio alla vigilia di due importantissimi appuntamenti dei circuiti maggiori, Indian Wells e Miami. La russa è una delle giocatrici più vincenti dell’ultima decade: è stata numero 1 al mondo, argento olimpico a Londra e soprattutto ha completato il Career Grande Slam, poiché in grado di sollevare il trofeo di tutti gli slam in calendario. La russa rischia pesantemente di saltare i Giochi Olimpici di Rio.
