Continua a far discutere il caso Clostebol che ha visto coinvolto Jannik Sinner, numero 1 al mondo risultato positivo a un test antidoping a Indian Wells. Nonostante sia stata appurata l’innocenza del tennista azzurro, il cui intento non era chiaramente quello di migliorare le sue performance – come si evince dalla quantità infinitesimale della sostanza presente nel suo corpo – tanti tennisti faticano a convincersi che le cose siano andate come raccontato. Dopo il polverone sollevato da Nick Kyrgios, ma anche i tweet controversi di Denis Shapovalov, è stato Adrian Mannarino ad esprimersi in merito.
Il tennista francese classe 1988, che vanta un best ranking di numero 17, ha commentato la vicenda durante lo show di Stephen Brunch su RMC, parlando sia della positività di Jannik Sinner sia di quella di Iga Swiatek, ex numero uno al mondo. Mannarino è stato meno diretto rispetto ad altri suoi colleghi, evitando di attaccare Sinner e Swiatek, tuttavia è apparso piuttosto scettico e dalle dichiarazioni che ha rilasciato emerge particolare perplessità.
Le parole di Mannarino
“Personalmente non credo più a Babbo Natale. Se c’è qualcuno che vuole crederci è libero di farlo. Sono disposto a concedere a Sinner e Swiatek il beneficio del dubbio; resta il fatto che è comunque molto sorprendente. Sui 300 migliori giocatori al mondo ci sono stati solo due test positivi e si tratta di entrambi i numeri uno. Sicuramente può capitare di prendere la pillola o la vitamina sbagliata, ma è sorprendente”.
Il francese mastica amaro
“Le autorità hanno fatto di tutto per far apparire Sinner e Swiatek come atleti puliti, facendoli passare come le vittime di tutto ciò. Spero per loro che siano puliti. Perché per un 36 anni come me, che ogni mattina si alza zoppicando, diventa complicato scendere in campo contro ragazzi di 20-25 anni che non sono puliti”.
Sinner-Mannarino: i precedenti
Il tennista francese non fa riferimento ad un singolo match contro Jannik dato che i due non si sono mai affrontati dopo il caso doping che ha coinvolto l’italiano. Sinner conduce comunque 3-0 nei precedenti: ha vinto a Sofia nel 2020 (6-3 7-5), poi in Canada nel 2022 (2-6 6-4 6-2) e infine a Indian Wells nel 2023 (7-6 6-4).
L’affinità con Kyrgios
Pur avendo usato toni diversi, nelle parole di Mannarino si possono trovare delle similitudini con quelle di Nick Kyrgios, che nella recente intervista rilasciata al podcast ‘Nothing Major‘ ha detto: “Non puoi recitare la parte della vittima dopo essere stato beccato. Nulla di personale, penso solo che tutti dovremmo giocare allo stesso livello, senza vantaggi. Quello che mi fa arrabbiare è che questi ragazzi sono già fortissimi; se poi prendono anche dei farmaci per migliorare le prestazioni…”
Kyrgios lancia la sfida a Sinner in Australia
“L’unica cosa che voglio è scendere in campo e giocare contro Sinner: ci ho pensato e ripensato. Farei semplicemente in modo che ogni singola persona tra la folla gli saltasse addosso. Trasformerei tutto in una rivolta assoluta. Ogni rispetto andrebbe a farsi benedire e farei qualsiasi cosa per vincere”