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Sorprese e conferme, vecchie conoscenze e nuove protagoniste, la stagione tennistica 2021 a livello femminile non ha deluso le aspettative. A chiudere l’annata da numero uno del ranking Ashleigh Barty, che ha preceduto Aryna Sabalenka. Tante le new entry in Top 10, ma tante anche le giocatrici che hanno ottenuto ottimi risultati singoli, senza però trovare continuità. Impossibile non pensare a Naomi Osaka, solo 13^ a fine anno. Di seguito quindi le pagelle del 2021.
PAGELLE
Ashleigh Barty 9: Non può che essere lei la protagonista della stagione 2021, come certificato dalla prima posizione del ranking Wta che occupa da molto. Nonostante l’amara sconfitta in casa agli Australian Open e qualche problema fisico che ha condizionato il suo Roland Garros, l’australiana ha conquistato ben cinque titoli. Il più importante sicuramente a Wimbledon, secondo slam in carriera; prestigiosi anche i titoli a Miami e Cincinnati. Qualcuno potrà obiettare che nel finale di stagione è di fatto sparita dai radar. Vero, ma non va dimenticato che l’Australia è stato uno dei paesi più influenzati dal Covid-19, specialmente a livello tennistico. Dopo svariati mesi lontana dalla patria (per via dell’imposizione di quarantena), Barty ha preferito tornare a casa, rinunciando alle Wta Finals, al torneo di Indian Wells e non solo. Non male però, visto che ha ricevuto una proposta di matrimonio dal suo compagno ed è pronta a ricaricare le batterie per tornare al meglio nel 2022.
Aryna Sabalenka 8.5: Anche per la bielorussa una stagione a due facce. Molto bene nella prima parte, con l’apice a Madrid dove ha conquistato il titolo Wta 1000, meno bene nel finale. Malgrado sia mancato l’acuto a livello slam, impossibile non citare le due semifinali raggiunte a Wimbledon e agli Us Open. Un passo in avanti significativo per Aryna, che negli ultimi anni aveva fatto fatica nei major. Anche lei è stata condizionata dal Covid-19, prima con le perplessità sulla vaccinazione e poi con la positività. Nel complesso una stagione al di sopra delle aspettative che potrebbe fungere da trampolino di lancio in vista del 2022. E attenzione alla prima piazza del ranking, per nulla distante e che la bielorussa tenterà di acciuffare già in Australia.
Garbine Muguruza 7.5: Difficile giudicare la stagione della spagnola, che nel complesso non ha brillato ma è stata comunque capace di terminare l’anno come numero tre del mondo. Merito in parte dei punti congelati (nella Race sarebbe quinta) ma soprattutto della cavalcata vincente a Guadalajara, in occasione delle Wta Finals. Un successo che si aggiunge ai titoli di Dubai e Chicago 3 e che compensa le difficoltà avute a livello slam, dove per la seconda volta nelle ultime sette stagioni non ha raggiunto neppure una semifinale.
Karolina Pliskova 8: Classica annata solida per la ceca, ormai una delle certezze a livello Wta negli ultimi anni. Sicuramente pesa lo ‘zero’ nella casella titoli vinti. Tuttavia sarebbe ingiusto non renderle merito per le finali raggiunte a Wimbledon, Roma e Montreal. I numeri non premiano l’ex numero uno del mondo, che dal 2013 in poi aveva sempre conquistato almeno un torneo in stagione e che non è riuscita a sconfiggere il tabù slam neppure questa volta. Qualcuno se la sentirebbe, però, di dare un giudizio negativo alla sua stagione? Se ancora non siete convinti, ecco un altro dato da considerare: a giugno è uscita momentaneamente dalla Top 10 dopo quasi cinque anni. La sua reazione? Finale a Wimbledon e ritorno ai vertici di prepotenza.
Iga Swiatek 7: Sicuramente dopo la vittoria del Roland Garros ci si poteva aspettare qualcosa di più dalla polacca, che ha vinto “solo” i tornei di Roma e Adelaide, oltre ad una semifinale ad Ostrava. Tuttavia è riuscita in un qualcosa di molto difficile nel tennis, soprattutto a livello femminile: trovare continuità. La classe 2001 è stata l’unica a raggiungere almeno il quarto turno in tutti e quattro gli slam. Un traguardo non indifferente, che le ha permesso di prenotare il suo posto tra le prime 10. Predire il suo futuro non sarà facile: basti pensare che dopo oltre cinque anni ha interrotto la collaborazione con il suo storico coach, Piotr Sierzputowski, per iniziare a lavorare con l’ex allenatore di Aga Radwanska. Sicuramente ha tutte le carte in regola per confermarsi ai vertici del ranking Wta ed è tra le giovani più talentuose del panorama, ma dovrà dimostrarlo a suon di risultati.
Naomi Osaka sv: E’ possibile giudicare negativamente una stagione nonostante la vittoria di uno slam? Paradossalmente sì. E’ il caso della giapponese, che dopo esser partita fortissimo, conquistando il quarto major in carriera (sempre su cemento) si è spenta. Purtroppo i problemi fuori dal campo non le hanno dato tregua. Prima la diatriba con la sala stampa al Roland Garros, terminata nel peggiore dei modi, ovvero con un ritiro prima del secondo turno. Poi la pressione delle Olimpiadi in casa, dove ha avuto il privilegio di tenere in mano la torcia olimpica ma è stata sconfitta da Vondrousova. Infine, la sorprendente sconfitta a Flushing Meadows contro Leylah Fernandez che ha messo fine alla sua stagione. Troppe interruzioni e troppe vicende extra-tennistiche per poter dare un giudizio al suo 2021.
Emma Raducanu & Barbora Krejcikova 9: Due giocatrici protagoniste di una stagione molto diversa, ma accomunate da un prestigioso successo a livello slam. La britannica ha scioccato (positivamente) tutto il mondo del tennis con un percorso da urlo agli Us Open, partendo dalle qualificazioni e arrivando a sollevare il trofeo più prestigioso grazie ad un tennis fantastico. La ceca ha invece vissuto le settimane della vita in Francia, quando si è assicurata il Roland Garros, anzi “i” Roland Garros visto anche il successo in doppio. Per il resto tante sconfitte contro avversarie di livello ma pochi acuti. Oggettivamente non è facile esprimere un giudizio, visto che non è chiaro se si tratti di un fuoco di paglia (come accaduto in passato nel tennis femminile) o di un primo mattoncino verso un futuro roseo. Meglio aspettare altri 12 mesi per sbilanciarsi un po’ di più.
Paula Badosa/Anett Kontaveit/Maria Sakkari/Ons Jabeur 8: Tra le protagoniste della stagione 2021 non possono mancare queste quattro ragazze, che hanno fatto progressi significativi, arrivando a guadagnarsi la Top 10. La spagnola ha vissuto una stagione in crescendo, vincendo il primo titolo a Belgrado per poi disputare un torneo fantastico ad Indian Wells, conquistando il torneo più importante della sua carriera. L’estone non ha brillato nei primi mesi, mentre dagli Us Open in poi è stata letteralmente ingiocabile. Vittorie consecutive a Ostrava, Mosca e Cluj-Napoca fino alla finale (persa) alle Wta Finals. Se riuscirà a tenere questo livello anche nel 2022, le avversarie dovranno temerla seriamente. La greca non ha ottenuto risultati memorabili, ma è stata capace di spingersi fino in semifinale sia al Roland Garros che agli Us Open. Inoltre ha ottenuto numerose vittorie ai danni di giocatrici in Top 10, dimostrando di meritare la sua sesta piazza. Infine la tunisina, che probabilmente ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto ma che forse è la più pericolosa in vista del 2022. A prescindere da ciò che dicono i numeri, la sua stagione è stata significativa soprattutto per i traguardi raggiunti in quanto tennista araba. E’ stata infatti la prima a vincere un titolo (Birmingham), a raggiungere i quarti di Wimbledon e ad entrare in Top 10. Occhi aperti per il 2022.
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