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Tennis, la WTA ferma sulla sua posizione: “Il ritorno in Cina avverrà solo quando il caso Peng Shuai sarà risolto”

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Wta logo - Foto LiveMedia/Rob Prange Guadalajara

Come già accaduto nelle scorse due stagioni, il calendario WTA anche nel 2023 resta un’incognita da settembre in poi. In teoria molti di quelli slot sarebbero occupati dai tornei cinesi, ma per due motivi ancora non si è tornati a giocare in Cina. Prima la pandemia, poi la questione irrisolta riguardante Peng Shuai, aveva denunciato di aver subito molestie dall’ex premier Zhang Ghaoli. Il CEO della WTA Steve Simon da allora è rimasto fermo sulla sua posizione: niente tornei in Cina finché non sarà risolta la questione. Per ora non sono stati fatti passi in avanti: “Non c’è stato nessun cambio di direzione da parte della WTA sulla decisione presa in seguito al caso Peng, per adesso abbiamo solo confermato il calendario fino allo US Open. Il ritorno in Cina avverrà solo quando il caso sarà completamente risolto. L’avremmo fatto con qualsiasi giocatrice in seguito a tali accuse. Abbiamo richiesto un’investigazione approfondita per assicurarci la sicurezza generale, non solo di Peng. Con lei dobbiamo ancora finire di discutere privatamente e accertarci che sia al sicuro”.

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