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In un’intervista a Piers Morgan Uncensored, il tennista australiano Nick Kyrgios ha parlato dell’importanza del collega Andy Murray in un periodo buio della sua vita: “Le cose andavano piuttosto male per quanto riguarda la salute mentale. Ricordo che vide sul mio braccio le prove dell’autolesionismo e mi chiese cosa avessi. Cercò di aiutarmi e darmi consigli, ma io ero così bloccato ai tempi che non lo ascoltai. Ovviamente gli sono molto grato e lo ringrazio molto“.
Secondo quanto ricostruito dal Times, Murray notò dei segni sul braccio dell’australiano e avvisò il manager di quest’ultimo, John Morris. “Andy è sempre stato un mio grande sostenitore. Non appena sono arrivato nel circuito mi ha preso sotto la sua ala protettrice. Poi, più avanti nella mia carriera, ha realizzato che io ero sulla mia strada e non pensavo che qualcuno potesse allenarmi, ma è sempre stato qualcuno che si prendeva cura di me” ha spiegato Nick.
A proposito dell’importanza della salute mentale, Kyrgios ha infine aggiunto: “La cosa più importante nella mia carriera è aiutare le persone che stanno lottando. Sono come un faro per loro: quando si sentono sopraffatti e stanno per rifugiarsi nell’alcol o la droga, si aprono e si identificano in me“.
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