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Novak Djokovic vince la sfida contro Juan Martin Del Potro e si qualifica per le semifinali dell’Atp Masters 1000 di Roma. Il serbo ha chiuso oggi il match iniziato nella serata di ieri e poi sospeso per pioggia col punteggio finale di 6-1 6-4. Nel complesso, altra buona prestazione per il 29enne di Belgrado che ieri sera era arrivato alla sospensione in vantaggio 6-1 1-2: i colpi sembrano finalmente tornati ad essere discretamente profondi, per un Djokovic che nelle fasi clou si è mostrato molto attento e concentrato.
Si trattava del 18esimo confronto diretto tra i due, spesso protagonisti di partite davvero emozionanti, come la semifinale del 2013 a Wimbledon, conclusasi solamente al quinto e decisivo set. Il serbo è in vantaggio per 14 a 3, avendo vinto anche gli unici due precedenti giocati sulla terra battuta (Roma 2009 e Roland Garros 2011).
Tesa ed equilibrata la fase iniziale, con lo schema tattico che si conferma essere quello più prevedibile. Djokovic cerca di chiudere il proprio avversario sulla diagonale di rovescio, che al contrario punta spesso sul proprio diritto per prendere in mano le redini dello scambio. Entrambe le tattiche funzionano alla grande nei primi due giochi, quando i due tennisti si scambiano due break, ritrovandosi sull’1-1. Il punto di rottura del set arriva però poco dopo. La versione del primo set di Djokovic è infatti tra le più convincenti di questo 2017, sia dal punto di vista mentale, che dal punto di vista fisico e tecnico. Il numero 2 del mondo salva prima un difficile turno di servizio annullando una palla break e prende poi il sopravvento nel game successivo, issandosi sul 4-1 dopo aver confermato il break. Il vantaggio procura ancor più fiducia a Djokovic e mentre Del Potro fatica tantissimo anche solo a tenere il ritmo col rovescio, il 29enne di Belgrado conquista un altro break grazie ad un angolo meraviglioso pescato col suo diritto. Molto attento anche nel settimo game Djokovic, che prima di chiudere il primo parziale per 6-1, cancella altre due chance di break all’avversario.
Molto diverso l’avvio del secondo set, quando entrambi i tennisti tengono piuttosto facilmente il loro turno di battuta. Mentre Del Potro sale 2-1 e il pubblico può finalmente dirsi soddisfatto per il punteggio più equilibrato, arriva però un incredibile tempesta di pioggia a rovinare tutto. Il giudice di sedia sospende subito il match, con il terreno che si ritrova completamente maltrattato dalla pioggia. L’intensità della pioggia però è costante e obbliga gli organizzatori a rimandare il match al sabato.
Come vuole la regola, la sfida riprende come secondo match, sul Centrale, oramai dopo 12 ore dall’ultimo punto giocato.
La ripresa è però nettamente favorevole a Djokovic, che, proprio come ieri, scende in campo nettamente più pronto: Del Potro sale 30-0 sul 2-2, prima però di subire quattro punti consecutivi da parte del numero 2 del ranking, che va servire in vantaggio 3 giochi a 2. Nonostante tutte le difficoltà sul rovescio e la posizione molto arretrata in risposta, l’argentino prova a reagire immediatamente nel sesto game. Il serbo, dal canto suo, è tutt’altro che impeccabile in avvio, ma come anche nel primo set riesce a farsi trovare pronto quando la situazione lo richiede. Cancellata una pesante palla break al numero 34 del mondo, il quattro volte campione a Roma trova diversi ottimi servizi che gli consentono di portarsi sul 4-2. Si rivela questo il game davvero decisivo, perché Djokovic gestisce senza troppi problemi il break di vantaggio e lo conserva fino alla fine. Il match si chiude così dopo un’ora e di gioco col punteggio finale di 6-1 6-4. Vittoria incoraggiante per il numero 2 del torneo, che anche alla ripresa di oggi ha approcciato molto bene alla partita, conquistandosi subito il break decisivo. Non avrà comunque tempo per riposarsi l’ex allievo di Boris Becker, che questa sera se la vedrà contro Dominic Thiem. Molto lento invece Del Potro oggi e con tante difficoltà dal lato del rovescio, ma un torneo comunque chiusosi positivamente, che lo riporterà da lunedì al numero 30 della classifica mondiale.