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Tennis, il rientro di Juan Martin Del Potro

uan Martin Del Potro - Foto Ray Giubilo

La notizia davvero importante nel circuito, per questa settimana, è una sola: Juan Martin Del Potro è tornato a giocare dopo praticamente un anno dall’ultimo match ( Miami 2015). L’argentino di Tandil ha scelto di rientrare in un torneo a cui erano legati buoni ricordi: a Delray Beach Del Potro aveva già trionfato nel 2011, battendo Janko Tipsarevic nell’ultimo atto. Questa notte, l’ex campione dello Us Open, giocherà i quarti di finale, contro di lui Jeremy Chardy, il primo test che potrebbe nascondergli delle insidie. Del Potro nei turni precedenti aveva battuto prima l’americano Kudla e poi Smith. Il tennis visto nei primi due match non è stato niente male, anzi, il fatto di aver lasciato solo cinque game a Kudla, potrbbe avergli dato un pizzico di fiducia. Per valutare le condizioni del 27enne si aspetta però il match di questa notte. Era mancato moltissimo un giocatore come lui nel circuito, uno che negli anni aveva dimostrato di potersela giocare, in alcuni frangenti della stagione, alla pari con i Fab Four. Un ragazzo che, in una notte d’estate newyorkese era andato a vincere il suo primo titolo Slam, a soli 21 anni di età. Era proprio l’età, a quel tempo, a giocare a suo vantaggio, e il suo gioco era indubbiamente in grado di mettere in difficoltà chiunque, senza dimenticare che a New York, prima di sorprendere Federer in finale, aveva annichilito anche Rafael Nadal. Proprio perchè Federer a quel tempo era in grado di reggere benissimo il quinto, e Nadal era ancora la versione vecchio stile, il gigante di Tandil sembrava poter essere l’unico con la sua incredibile potenza, a far sudare i migliori al mondo.

Il calvario però era iniziato, proprio dopo la gloria, con la prima operazione nel 2011. Dopo 8 mesi di inattività, era rientrato nel 2013 con buoni risultati. Nel 2014 però era iniziata quella lotta infinita, che ce lo ha restituito realmente, con tutte le incertezze del mondo, solo oggi. Aveva già provato a rientrare a gennaio 2015, ma il dolore al suo polso sinistro era troppo, e le lacrime erano quelle di un giocatore in preda alla disperazione. Così dopo il terzo, e si spera, ultimo intervento, torna nel circuito. Un giocatore, un uomo, un degno campione Slam, che non si è arreso in una battaglia in cui tutti lo davano per sconfitto. Ora tutto sta nel trovare una buona continuità, soprattutto dal punto di vista fisico. Perché quando Del Potro sta bene, può dar vita a match spettacolari, come anche la semifinale infinita a Londra 2012 e quella contro Djokovic ai Championships del 2013. Non sarà per nulla facile, ill livello medio del tennis è oggi abbastanza alto, ma il potente gioco di Del Potro, se tornasse a buoni livelli, potrebbe ancora fare molta strada anche nei tornei che contano.

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