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Doveva essere la settimana della svolta, e così (in parte) è stato. L’atteso calendario Atp e Wta per terminare l’annata tennistica è finalmente realtà: per quanto riguarda il circuito maschile si parte dal 500 di Washington, con Cincinnati e Us Open a concludere la tournée americana prima del ritorno delle competizioni europee con i 1000 di Madrid e Roma (dal 20 settembre) a fare da preludio al Roland Garros, che salvo complicazioni dovrebbe partire il 27 settembre. Per il tennis in gonnella il primo torneo ad andare in scesa sarà il Wta di Palermo, storica competizione che, come confermato dalla direzione del torneo, sarà aperta al pubblico. Di ritorno dagli States le migliori giocatrici del mondo si trasferiranno ad Istanbul, Madrid, Roma e Strasburgo, prima di disputare lo Slam parigino. Già schedulate anche le Finals di Shenzhen, in programma dal 9 novembre.
Nonostante le notizie degli ultimi giorni siano indubbiamente positive, alcune ombre continuano ad aleggiare sul regolare svolgimento del tour: ancora incerta, ad esempio, la presenza in America dei big, che più di una volta hanno espresso perplessità circa le misure restrittive che dovrebbero essere messe in campo per prevenire la diffusione del Covid-19. Il virus ha tra l’altro recentemente colpito un esponente di spicco del movimento maschile come Grigor Dimitrov e Borna Coric, impegnati nelle scorse settimane nell’Adria Tour, circuito di esibizioni organizzato da Novak Djokovic. Inoltre rimane fortemente a rischio la tournée asiatica: la cancellazione dell’Atp di Tokyo, in tal senso, è più che un indizio. La via verso la normalità è ancora in salita ma gli appassionati di tennis, per il momento, possono tornare a sorridere.
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