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Francesca Schiavone si è raccontata per la prima volta dopo la battaglia al linfoma di Hodgkin e lo ha fatto in occasione della tavola rotonda ‘Il coraggio di essere umani, la qualità della vita durante la malattia’, organizzata a Milano da CasAmica Onlus in apertura dell’evento ‘Stare insieme fa bene’, sostenuto da Fondazione Roche. L’ex tennista, vincitrice del Roland Garros nel 2010, ha rivelato: “Ho vissuto la malattia sulla mia pelle. Ho avuto la fortuna/sfortuna che mia mamma si ammalasse prima di me. La sua malattia mi ha insegnato tanto. Attraverso di lei mi sono resa conto di quanto importante fosse la mia presenza e, viceversa, quando è toccato a me, la sua per me. Mi ha aiutato molto ad affrontare la malattia con coraggio”, come riporta online il Corriere della Sera.
Francesca ha poi proseguito: “I sintomi sono la prima cosa che percepisci: un mal di pancia continuo e una grandissima stanchezza. La prevenzione è fondamentale, ma la malattia ti porta a contatto con te stesso. Entri in uno stato improvviso, nessuno ti avvisa. La malattia ti insegna cose nuove, ti instrada verso un nuovo cammino e ti fa scoprire nuovi orizzonti di vita. In questo percorso le cure e gli affetti fanno la differenza, anche per tenere costantemente attiva la mente. Sono molto importanti le persone che ti stanno accanto nelle cure: medici, infermieri, psicologo, famiglia, perché l’unione fa la forza” e aiuta anche quando “dopo le cure devi fare delle scelte: io adesso non posso giocare a tennis, non posso correre. Per me sono sacrifici. Ma a quel punto inizia qualcosa di nuovo, di altro”.
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