“Roma è Roma, tutto quello che sta accadendo è molto surreale. Da italiano mi mancherà: capisco la Federazione e gli appassionati che vogliono farla giocare da un’altra parte io però da italiano e da giocatore mi auguro di no perché Roma è speciale”. Questa la posizione di Fabio Fognini sulla possibilità che gli Internazionali d’Italia di tennis vengano spostati in un’altra città a causa dell’emergenza coronavirus che ha costretto l’Atp a fermare il tennis sino all’11 di luglio. “Non sono io che decido ovviamente – ha aggiunto il tennista ligure a Sky Sport 24 – ma giocare gli Internazionali a Torino, Napoli o Genova cambierebbe molto”.
“Il tennis mi manca, è più di un mese che non gioco ma sulla ripresa la vedo molto grigia. Si deve ricominciare solo quando finirà la pandemia, prima farò molta fatica a pensare di giocare a porte chiuse: non parteciperò se si riprenderà e non sarà sicuro”. Queste le parole di Fabio Fognini sull’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid-19 che ha fermato anche il circuito Atp di tennis sino all’11 luglio. “Sono d’accordo con le parole della Pellegrini – ha aggiunto il tennista italiano ai microfoni di – capisco che si parli solo di calcio che genera soldi e gli altri sport vengono messi un po’ a parte. Ma in questo momento è un bene però che il tennis venga messo da parte”. In queste settimane il numero due d’Italia ha parlato anche con altri tennisti della situazione eccezionale: “Ho sentito Wawrinka, Feliciano Lopez, Dimitrov – ha raccontato il ligure – anche loro credono che la cosa principale è che finisca tutto poi se ne riparlerà”.