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Sono state le protagoniste della finale del torneo Under 14 di Correggio valevole per il circuito di Tennis Europe. Uno sguardo al presente, ma soprattutto uno sguardo al futuro. Matilde Paoletti e Sara Ziodato si sono raccontate ai nostri microfoni tra sacrifici, ambizioni e sogni. Un mix perfetto per provare a diventare un giocatore professionista.
Questa settimana avete fatto entrambe finale al torneo di Correggio, raccontateci un po’ le emozioni e le sensazioni di tutta la settimana e soprattutto della finale molto combattuta che avete giocato.
Paoletti: “Il torneo di Correggio è stato duro e faticoso.Si giocava sul veloce, dove ho un po’ meno abitudine e durante il torneo è stato anche molto caldo. La finale è stata durissima. Dopo un buon inizio ho avuto una pausa che mi è costata il primo set. Sono riuscita a stare calma e a riconcentrarmi,ho vinto il secondo .Nel terzo set ho avuto molte occasioni ma non sono riuscita a sfruttarle quindi il set si è deciso al tie-break. Abbiamo fatto entrambe molti errori ma poi fortunatamente sono riuscita a vincere “.
Ziodato: “Questa settimana mi ha procurato tantissime sensazioni ed emozioni positive grazie al buon livello mantenuto sia in partita che in allenamento. Dopo ogni turno mi sentivo sempre più in confidenza anche perché giocavo su una superficie a me congeniale. Con Matilde, a differenza delle partite precedenti, ho iniziato un po’ contratta, forse è stata la tensione della mia prima finale e lei ha sfruttato subito il momento portandosi sul 3-0. Poi sono riuscita a sviluppare il mio gioco che si basa sulla ricerca di colpi vincenti, sia in risposta che nel gioco manovrato. Dopo aver vinto il primo set, all’ inizio del secondo non ho mantenuto lo stesso livello e la mia avversaria ha iniziato a recuperare. Sul 3/3 del secondo set ho subito un break sul mio servizio così da perderlo per 6 giochi a 3. Il terzo set è stato un continuo altalenarsi di break e controbreak, fino a quando la mia avversaria si è portata sul 5 a 3, a quel punto ho cercato di alzare il mio livello di gioco e punto dopo punto ho recuperato il risultato fino al tie-break finale. Ho cercato di portarmi a casa la vittoria ma la mia avversaria è riuscita ad imporsi. Spero di ritrovarmi presto nuovamente in questa situazione e forse la prossima volta il risultato mi darà ragione”.
Dove vi allenate di solito?
Paoletti: “Mi alleno allo junior tennis club di Perugia e il sabato e la domanica vado al centro periferico della federazione a Foligno”.
Ziodato: “Mi alleno a Trieste, con l’associazione Trieste Tennis”.
Il vostro colpo migliore e quello che invece dovete migliorare di più?
Paoletti: “Penso che il colpo in cui mi sento più sicura è il dritto con cui riesco a guadagnare campo e ad attaccare. Devo lavorare ancora molto su tutti i colpi ma in particolare sul servizio che penso sia fondamentale nel tennis di oggi”.
Ziodato: “Credo che il mio colpo migliore al momento sia il dritto ma mi rendo conto che sarà il servizio a fare la differenza in futuro e prima lo consolido e lo rendo efficiente e prima il resto del mio gioco ne potrà beneficiare”.
Su quale superficie preferite giocare?
Paoletti: “Mi trovo bene su tutte le superfici anche se sono più abituata sulla terra. Magari preferisco l’indoor perchè fuori è molto faticoso giocare con avversarie più grandi di me”
Ziodato: “La mia superficie preferita è il cemento dove riesco esprimere bene il mio gioco aggressivo anche se mi alleno il più delle volte sulla terra”.
Com’è nata la passione per questo sport?
Paoletti: “Frequentavo il tennis con i miei genitori e i miei fratelli più grandi. Giocavo spesso con loro da quando avevo 4 anni e con gli amici del circolo e mi sono subito appassionata moltissimo”.
Ziodato: “L’amore per questo sport è nato giocando da piccola con mio papà e guardando i grandi campioni alla televisione”.
Chi vi segue ed accompagna nei vari tornei?
Paoletti: “Ai tornei vado molte volta con i miei genitori ; quando è possibile mi segue il mio maestro Andrea. Ora in alcuni tornei sono seguita dai tecnici della Federazione”.
Ziodato: “Sono seguita da Matteo Tognon, che è il mio tecnico ormai da quasi 3 anni, con cui mi trovo benissimo e Adriano Manzin come preparatore atletico”.
I progetti futuri?
Paoletti: “Non ho particolari progetti ; solo quello di allenarmi molto però sempre divertendomi perchè penso sia fondamentale”.
Ziodato: “La prossima settimana partirò per Messina insieme al mio maestro e uno dei miei compagni di allenamento Alessio Tramontin per disputare un torneo di 1^ grado Tennis Europe, a luglio una striscia di tre tornei consecutivi seguita dai maestri della federazione in Belgio, Francia e Germania. Senza dimenticare qualche torneo u16 insieme ad un altro componente del nostro team Giacomo Dambrosi”.
I sogni?
Paoletti: “Il mio sogno è quello di diventare una giocatrice professionista e magari vincere un torneo importante .Il mio preferito è Wimbledon”.
Ziodato: “l mio sogno più grande è quello di entrare tra le top players del circuito WTA e confrontarmi con le migliori giocatrici del tennis femminile mondiale”.
I vostri idoli?
Paoletti: “Il mio idolo è sicuramente Roger Federer, sia come gioco che come persona”.
Ziodato: “Il mio idolo è da sempre Serena Williams infatti sono andata a vederla agli US Open!”.
Riuscite a conciliare lo studio con gli allenamenti e i tornei?
Paoletti: “All’inizio conciliare lo studio con gli allenamenti è stato un po’ faticoso ma adesso che mi sono abituata riesco a farlo più semplicemente anche grazie alla comprensione dei professori che conoscono la mia attività”.
Ziodato: “Ho iniziato le scuole con un anno in anticipo così frequento la prima del liceo linguistico Petrarca di Trieste ed effettivamente con il programma settimanale di allenamenti molto intenso e con le frequenti trasferte conciliare sport e studio risulta complicato. A scuola ho una buona valutazione e spero possa continuare così anche se gli impegni sportivi sono sempre più pressanti. Credo che una buona istruzione sia alla base per un’ altrettanto buona crescita, soprattutto come persona. La Federazione nazionale ha in mente progetti a lungo termine e il prossimo anno cambierò scuola per potermi dedicare con maggiore impegno nella mia attività agonistica”.