Darren Cahill si è concesso ai microfoni di ESPN in vista degli US Open 2024. L’australiano, allenatore di Jannik Sinner insieme a Simone Vagnozzi, è tornato a parlare della vicenda doping che ha interessato il tennista azzurro: “Jannik ha deciso di prendersi un po’ di spazio da ciò che gli è successo negli ultimi mesi, quindi Naldi e Ferrara non fanno più parte del team. Qui abbiamo un osteopata che fa parte del team da molto tempo, anche se non fa molte settimane in viaggio per il circuito. Il suo nome è Andrea (Cipolla, ndr), quindi lui è qui e nel frattempo ci stiamo guardando attorno per un nuovo preparatore atletico. Come Jannik ha detto è molto difficile per noi, perché Naldi e Ferrara hanno fatto un lavoro incredibile e rappresentano una gran parte della ragione per cui Jannik ha raggiunto questi risultati. È stato traumatico per noi“.
Non sono stati mesi facili per l’attuale numero uno del ranking: “Onestamente avevo bassissime aspettative a Cincinnati, sapendo dietro le quinte quello che stava passando, ma ne è venuto fuori vincendo il torneo. È un fantastico giovane uomo, un combattente ed un grande giocatore, ma per essere un campione di quel calibro devi avere anche tanta resilienza e fiducia in te stesso. Lui lo fa quando scende in campo e spesso, per questi tennisti, il campo di gioco diventa il loro posto sicuro mentre quando escono diventano persone diverse“. Ora lo Slam statunitense: “Abbiamo avuto alcuni giorni di allenamento, tra cui una buona sessione sull’Arthur Ashe di circa 2 ore. Negli ultimi due giorni si vede un po’ più di energia nella maniera in cui si muove, il suo entusiasmo. È abbastanza contento del suo gioco in questo momento, quindi non si sa mai. Io non ho basse aspettative, penso possa fare bene qui“. Infine: “Penso ci vorrà un po’, ma col passare del tempo la gente vedrà che Jannik non ha tratto alcun vantaggio. Il sistema è quello che è. Quattro giudici indipendenti hanno confermato che non ci fossero colpe nel suo comportamento, stesso discorso per tre esperti scienziati. Possiamo discutere sul fatto che potesse esserci un altro risultato, ma è quello che è e adesso deve andare avanti a testa alta perché non ha fatto nulla di male“, chiosa Cahill.