[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
Si avvicina la data che con ogni probabilità sancirà il destino del circuito Atp e Wta per la stagione 2020. Il 15 giugno, deadline per conoscere la nuova calendarizzazione dei tornei estivi, gli organi direttivi internazionali decideranno le linee guida da seguire per tentare di “terminare” l’annata tennistica: la missione è quella di stilare un programma di competizioni che tenga conto di molteplici fattori, in primis logistici e sanitari. Nella call di mercoledì 10 Giugno, che ha visto a confronto i giocatori ed i vertici dell’Atp, si è dibattuto principalmente della sorte degli Us Open: l’USTA rimane restia ad un’eventuale slittamento di data – attualmente lo Slam neyorkese è in programma dal 31 agosto al 13 ottobre – così come gli atleti hanno espresso, per usare un eufemismo, perplessità circa le restrizioni che dovrebbero essere messe in atto per prevenire la diffusione del virus.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
I tennisti, oltre a controlli giornalieri, sarebbero obbligati a portare con sé al massimo una persona del proprio team, mentre per quanto concerne l’organizzazione del torneo, il montepremi verrebbe presumibilmente decurtato del 5% e le qualificazioni potrebbero non essere giocate. Inutile evidenziare come tale ipotesi creerebbe l’ennesimo squilibrio tra i primi 120 giocatori del mondo ed il resto dei professionisti: per questo, e mille altri motivi, giocatori di spicco come Novak Djokovic starebbero pensando di rimanere in Europa in attesa della stagione su terra, per poi concludere la stagione nel mese di Novembre. La settimana delle decisioni è arrivata.
[the_ad id=”676180″]