Nell’esordio stagionale nel World Group di Coppa Davis per i colori azzurri, sulla terra indoor dell’Adriatic Arena di Pesaro, è Paolo Lorenzi, alla quarta apparizione in carriera nella massima competizione tennistica a squadre per nazioni, a conquistare il primo punto per i ragazzi di Corrado Barazzutti. Il tennista toscano, reduce dalla prematura eliminazione a San Paolo, ma protagonista di un grande avvio di stagione, con la semifinale di Quito e i quarti di Buenos Aires e, a livello Challenger, con la vittoria ottenuta a Canberra, supera in cinque set il trentaquattrenne di Basilea Marco Chiudinelli, attuale numero 146 del mondo. L’elvetico, principale rappresentante di una Svizzera orfana dei suoi pezzi pregiati, Roger Federer e Stan Wawrinka, costringe ad una sfida apocalittica il nostro connazionale, che si impone col punteggio finale di 7-6(14) 6-3 4-6 5-7 7-5.
Altissima qualità, per continuità e colpi, nel primo parziale. Il match è però molto contratto nelle fasi iniziali, con i due giocatori che non soffrono particolarmente nei propri turni di servizio: Lorenzi sembra sentire maggiormente la pressione e la portata dell’incontro rispetto all’avversario, propositivo fin dalla risposta. La prima occasione si presenta dunque per il giocatore ospite che, nel sesto game, grazie ad un atteggiamento molto aggressivo, si procura le prime due opportunità di break, prontamente sventate da Paolo, molto aiutato dalla sua prima. Il servizio torna utile a Lorenzi nel turno di battuta successivo quando, sotto 0-30, mette in mostra il meglio del suo repertorio, e con un diritto vincente da metà campo, impatta sul 4-4. L’incontro rimane esageratamente equilibrato, con entrambi i contendenti a mantenere percentuali di realizzazione assurde, addirittura intorno al 90% con la prima, tra il 50 e l’80 con la seconda. Si giunge quindi ad un inevitabile tie-break: i giocatori danno praticamente vita a un set nel set, dalla durata di più di venti minuti. Ancora il servizio risulta essere padrone assoluto della partita, fino al 5-5, momento in cui Chiudinelli si procura il primo mini-break e il primo dei sei set point che avrà in totale. Lorenzi non trema e nega all’avversario la gioia del set; l’elvetico è bravo a spolverare le righe per ben due volte sul primo set point a favore dell’italiano, che qualche istante dopo piazza, vedendo con la coda dell’occhio lo spostamento verso sinistra dell’avversario, un provvidenziale ace centrale di seconda, impattando sul 9-9. Le battute dominano fino al 13-13, quando è ancora una volta il giocatore svizzero a fare e disfare: si procura il sesto set point, ma spreca malamente affossando in rete il diritto nel punto successivo. Paolo prende finalmente in mano le redini del parziale e, con una straordinaria accelerazione di diritto incrociato, sale 15-14, per poi chiudere con un ace esterno un interminabile primo set, durato più di un’ora. Colpisce l’elevatissimo 93% di rendimento per l’italiano con la prima di servizio.
Chiudinelli, dopo il consueto colloquio con Severin Luthi, rimane concentrato e si presenta nel secondo parziale con lo stesso atteggiamento che lo aveva contraddistinto per buona parte del primo set: è dunque il primo dei due ad ottenere un break nell’incontro, al primo game. Lorenzi reagisce e piazza, anch’egli a 15, l’immediato contro-break nel gioco successivo. Il tennista di Siena, ma nato a Roma, sembra fornire un preciso indirizzo al match nel quarto gioco, strappando nuovamente il servizio all’avversario; sale poi 4-1 tenendo a 30 il proprio turno di battuta. Lo svizzero comincia ad apparire nervoso, aumentano notevolmente i suoi gratuiti, ma tuttavia si procura due chance per rientrare nel set al settimo gioco: l’azzurro, salito di livello rispetto a un primo set in cui stentava a prendere l’iniziativa, si salva nuovamente e sale 5-2 grazie a una deliziosa palla corta incrociata di rovescio. L’Italia si aggiudica il secondo set in 41 minuti, con Lorenzi che tiene a 15 il suo turno di battuta successivo, chiudendo per 6 giochi a 3. Paolo appare sempre più solido e sempre più padrone del campo, meno lucido e sempre più falloso lo svizzero, dopo gli alti livelli di gioco tenuti nella prima ora di partita.
Nel terzo set poco da segnalare fino al 3-3, a parte la sesta palla break dell’incontro offerta, e salvata magistralmente da Paolo Lorenzi, nel quarto gioco. Nel settimo game il nativo di Basilea è bravo a recuperare da uno svantaggio di 15-30, grazie a due poderose prime esterne e ad una comoda volèe di diritto, portandosi avanti 4-3. Dopo avere conquistato ai vantaggi l’ottavo game, sul proprio servizio, il tennista azzurro fallisce l’allungo decisivo nel gioco successivo, con l’elvetico bravo a salvare il primo break point offerto nel parziale e a salire 5-4. Un po’ inaspettatamente, è Chiudinelli a guadagnarsi tre set point nel decimo gioco: Paolo mantiene i nervi saldi e salva i primi due, ma nulla può sul terzo, quando è costretto dall’avversario all’errore di diritto. Nonostante un maggior numero di vincenti e un minor numero di errori non forzati rispetto allo svizzero, il tennista senese cede a sorpresa questo set col punteggio di 6-4.
Il match scende inevitabilmente di livello nel quarto set: davvero poche le emozioni, complice l’ovvia stanchezza dei due giocatori. Sotto due set a uno, e in preda ad un apparente fastidio muscolare, il 34enne elvetico decide di accorciare gli scambi il più possibile e di rischiare maggiormente coi propri colpi: un po’ a sorpresa, la nuova tattica consente a Chiudinelli di mantenere piuttosto agevolmente i propri turni di servizio, con Lorenzi che perde tuttavia solamente tre punti nei suoi primi quattro turni di battuta. Il primo campanello d’allarme per il tennista toscano suona al decimo game, quando il rossocrociato, avanti 5-4 e 30-30 sul servizio dell’avversario, si porta a due punti dal parziale: Paolo riesce a conquistare i due punti successivi e ad impattare nuovamente sul 5-5. La prima palla break del set se la guadagna però l’azzurro, nel successivo gioco, ma ancora una volta lo svizzero difende con coraggio il proprio turno di battuta, salendo 6-5. Con un epilogo simile a quello del terzo parziale, il break decisivo viene messo a segno nel gioco conclusivo, con Chiudinelli che, contro ogni pronostico, trascina la partita al quinto set.
Il game d’apertura del set decisivo è il più lungo dell’incontro: Paolo Lorenzi spreca due preziose occasioni di break concesse dall’avversario, che mette subito la testa avanti. Nel quarto game, con lo svizzero avanti due giochi a uno, e 15-30 sul servizio dell’avversario, il nostro connazionale accusa un lieve risentimento muscolare al quadricipite ed è costretto a fermarsi per qualche minuto: altissima la tensione nel pubblico dell’Adriatic Arena di Pesaro, ma l’azzurro torna in campo e conquista ai vantaggi un delicatissimo quarto game. Al sesto gioco è lo svizzero a procurarsi la prima palla break del set, e con una vera e propria prodezza, un diritto incrociato su una volée ben giocata da Lorenzi, sale incredibilmente 4-2. Nonostante i crampi, rimane lucido e tiene il turno di servizio successivo. Sul 5-3 in suo favore, Chiudinelli va a servire per il match, ma incredibilmente l’azzurro ottiene il primo break del parziale, tornando sotto 5-4. Nel decimo game succede l’inverosimile: con lo svizzero ormai claudicante per i crampi, Paolo Lorenzi va sotto 0-40 sulla propria battuta, salva eroicamente tre match point e torna definitivamente nel match sul 5-5. Il 34enne svizzero non riesce più ad appoggiarsi per colpire: in maniera quasi commovente, non più in grado di correre, trascina l’undicesimo game ai vantaggi, ma l’italiano è bravo ad approfittare della situazione e, spostando a destra e sinistra l’avversario, ottiene il break decisivo. Lorenzi va a servire per il match, tiene ai vantaggi il proprio turno di battuta, chiude al terzo match point, dopo averne salvati altrettanti tre, 7-6(14) 6-3 4-6 5-7 7-5, in quattro ore e quarantasette minuti, consegnando il primo punto di questo weekend all’Italia.
“È stata una partita durissima, lui ha giocato benissimo, non mi ha lasciato niente…” ha dichiarato Paolo Lorenzi ai microfoni di SuperTennis. “Nel primo set mi sentivo molto bene fisicamente, nel secondo son partito un po’ lento, ma stavo dominando la partita.Sui tre match point pensavo solo a fare la scelta giusta”. Sulla sua convocazione in Coppa Davis: “È un sogno che si avvera giocare queste partite, qualcosa che insegui fin da bambino. Sono felice quando mi dicono che sono un esempio, sono arrivato tardi nel tennis che conta e vorrei che qualche ragazzo potesse prendere esempio da me”. Sui problemi fisici: “La gamba sta meglio, avremo tempo per recuperare, il calo secondo me è stato forse fisico, ho perso un po’ di campo, mentre prima riuscivo sempre a comandare”.
Lorenzi sfata il tabù che lo vedeva sotto 0-3 nei confronti diretti col giocatore svizzero (ben datati, di cui l’ultimo a Doha nel 2010), trovando non poche difficoltà, considerando il rimbalzo non troppo alto della palla, come aveva rivelato lui stesso ai nostri microfoni, che ha permesso spesso a Chiudinelli di colpire all’altezza che predilige e quasi mai sopra la spalla. Per il numero 54 delle classifiche mondiali si tratta della terza vittoria su quattro match totali giocati in Davis Cup: la prima “utile”, dopo quelle ottenute a passaggio del turno già acquisito contro la Russia, nel 2015, e contro l’Olanda, nel 2010.