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Non si arrende l’Argentina: nel quarto round della finale di Coppa Davis un eroico Juan Martin Del Potro rimonta due set di svantaggio e supera al quinto parziale Marin Cilic, rinviando il verdetto di questo emozionante atto conclusivo al quinto e ultimo match, che vedrà di fronte, salvo sorprese dell’ultimo minuto, Ivo Karlovic e Federico Delbonis. Il sudamericano si è imposto con lo score finale di 6-7(4) 2-6 7-5 6-4 6-3 dopo quasi cinque ore di gioco e, come nella semifinale contro la Gran Bretagna, in cui battè quasi allo stesso modo il numero 1 del pianeta Andy Murray, potrebbe essere lui l’eroe del team albiceleste, che non è mai riuscito ad aggiudicarsi nella propria storia la celebre “insalatiera”.
Dopo essere andato sotto di un break nel primo parziale, in seguito a un inizio di match da dimenticare, l’argentino recupera lo svantaggio ma esce nuovamente dalla partita nel tie-break, cedendo dunque il primo parziale. Cilic si aggiudica nettamente, con un eloquente 6-2, il set successivo: a questo punto le speranze per il tennista sudamericano sembrano svanire e l’epilogo della partita sembra essere apparentemente dietro l’angolo. Tuttavia, dopo avere sprecato due palle break nel terzo gioco del terzo parziale, Delpo trova un fondamentale break di vantaggio al game numero 12, accorciando le distanze e conquistando per 7-5 il terzo set. La sfida finalmente si accende: l’Arena di Zagabria diventa una vera e propria bolgia; si assiste, forse per la prima volta in questo fine settimana, all’infuocato clima che contraddistingue questa competizione.
La posta in palio è altissima, l’intensità degli scambi lo è altrettanto: il campione degli US Open 2009 sale in cattedra e pareggia addirittura i conti, cogliendo il break ancora una volta nel finale del set, nel decimo game del quarto set. Si va al quinto: l’inerzia è tutta dalla parte del tennista albiceleste, ma incredibilmente è Marin Cilic a portarsi avanti di un break, nel gioco inaugurale del parziale decisivo. La reazione di Del Potro è da campione: contro-break immediato nel game seguente e parità ristabilita; il croato non riesce ad essere incisivo coi suoi colpi migliori. Ancora una volta il numero 38 del mondo prende il sopravvento, ottenendo il break decisivo nell’ottavo gioco: fondamentale la grande pressione esercitata da fondo campo dall’argentino, che archivia la pratica con lo score finale di 6-7(4) 2-6 7-5 6-4 6-3, dopo ben quattro ore e cinquantatré minuti di gioco.