Tennis

Tennis, come funziona la classifica ATP: sistema punti e come vengono assegnati

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Pawel Andrachiewicz / PressFocus

Più di quanto avvenga in altri sport individuali, la classifica mondiale è uno dei motori che accende il fascino del tennis. In Italia adesso è più significativa per mai, dato che, a partire da lunedì 10 giugno, per la prima volta nella storia del gioco, un tennista azzurro guarderà tutti dall’alto in basso. L’ascesa di Jannik Sinner a numero 1 del mondo ha catalizzato l’attenzione sul meccanismo del ranking ATP, non sempre intuitivo per i neofiti.

La classifica ATP si basa sul merito e viene utilizzata per determinare l’ordine di iscrizione nei tornei e l’assegnazione delle teste di serie nei tabelloni. Dai tornei Slam a quelli del circuito ATP, ATP Challenger e ITF, i giocatori guadagnano dei punti in base al turno raggiunto, indipendentemente dalla caratura degli avversari battuti. La Coppa Davis e l’Olimpiade non assegnano punti ai fini del ranking. I tornei variano il numero di punti assegnati in base al loro prestigio: ad esempio, un Grande Slam offre al vincitore ben 2000 punti. Di seguito, una tabella che rende chiara questa ripartizione.

Nei tornei disputati durante l’anno, i punti non vengono semplicemente accumulati settimana dopo settimana come avviene nella Race stagionale per le ATP Finals. Invece, per evitare squilibri che avvantaggino troppo i giocatori che competono più settimane, si tiene conto dei migliori risultati ottenuti in un totale di 19 eventi (20 per coloro che si qualificano alle ATP Finals). Questi sono: i 4 Slam, gli 8 Masters 1000 obbligatori (Montecarlo unica eccezione) e gli altri migliori sette risultati.  

Chi si sta avvicinando al mondo del tennis, potrebbe essersi già scontrato con il concetto di “punti in scadenza”. Un esempio lampante è rappresentato dal recente caso di Djokovic, che non è riuscito a difendere il titolo vinto l’anno scorso al Roland Garros. Infatti, la classifica del tennis viene aggiornata considerando sempre le prestazioni delle ultime 52 settimane: di conseguenza, i punti guadagnati in un torneo vengono sostituiti da quelli dell’edizione successiva. L’anno scorso, Djokovic conquistò 2000 punti vincendo il Roland Garros, ma quest’anno, ritirandosi ai quarti di finale, ne ha guadagnati solo 400. La matematica è chiara: i 2000 punti del Roland Garros dell’anno precedente vengono sostituiti dai 400 di quest’anno, con un deficit di 1600 punti. Di conseguenza, al prossimo aggiornamento della classifica, che avverrà lunedì 10 giugno al termine dello Slam parigino, Djokovic vedrà i suoi punti scendere da 9960 a 8360. A supporto di questi calcoli, il sito dell’ATP mette a disposizione la funzione “Classifica Live”.

I trionfi dell’anno precedente possono diventare un fardello nel successivo, mentre i flop possono trasformarsi in grandi occasioni. Tuttavia, il principio fondamentale resta che la classifica si costruisce nell’arco di un anno. Negli ultimi dodici mesi, Jannik Sinner ha avuto un’ascesa notevole, iniziata subito dopo la sua sconfitta al secondo turno del Roland Garros contro Altmaier. Sebbene il ritiro di Djokovic abbia reso matematico il sorpasso, la realtà è che molti sono stati i momenti chiave che hanno contribuito a questo passaggio di testimone.

 

SportFace