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La stagione di Carlos Alcaraz è finita con la sconfitta in semifinale alle ATP Finals per mano di Novak Djokovic. Il suo coach, Juan Carlos Ferrero, ha tracciato un’analisi all’indomani: “Ha ancora 20 anni. Molti dicevano quando era già numero uno che aveva ancora tante cose da migliorare e in questo tipo di situazioni si vede. A livello di tennis, su questo tipo di superfici, c’è ancora qualcosa da fare. E anche sotto il piano mentale. Novak, sotto questo aspetto, ha un vantaggio su di noi. Devi lavorare su tutto, devi abituarti al fatto che se giochi a un livello così alto, ogni settimana hai la pressione di dover vincere, di giocare contro i migliori e quella pressione a volte, ti porta al limite della fatica mentale, che è quello che è successo a fine stagione. Alla fine sono esperienze che, se si rende conto e ascolta, ovviamente possono aiutarlo nel futuro”, dice l’ex campione spagnolo.
Su delle possibile modifiche alla programmazione di Carlos, Ferrero si pronuncia così: “Rendere il calendario più breve di quello che abbiamo fatto quest’anno è difficile. Sono stati giocati 18 tornei, che ne sono davvero pochi, ma ha giocato moltissime partite e questo è ciò che alla fine lo ha portato a quel livello di stanchezza mentale. Questo è quello che ho detto l’altro giorno in un’intervista, deve imparare che la stagione è lunga, è il suo lavoro e non può prendersi tutte le pause che vorrebbe. Se vuole essere il migliore deve comportarsi come il migliore ed essere professionale tutto l’anno”.
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