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Marin Cilic batte Andy Murray col punteggio di 6-4 7-5 nella finale del Western & Southern Open di Cincinnati e succede a Roger Federer, campione uscente impossibilitato a difendere il titolo. E’ il primo giocatore da due anni a questa parte a vincere un Masters 1000 al di fuori dei cosiddetti “fab four” dopo Tsonga alla Rogers Cup del 2014. Il croato, alla prima affermazione in un torneo di questa categoria, da domani ritornerà anche in top 10.
Nel primo set, il campione olimpico parte subito forte mantenendo il primo turno di servizio a zero e portandosi a palla break già nel primo turno di risposta. Andamento simile nel terzo e quarto game, con il numero due del mondo che viaggia sul velluto e costringe il croato ai vantaggi nel proprio turno di battuta, senza tuttavia riuscire ad ottenere il break. L’inerzia del set sembra essere tutta scozzese quando il giocatore di Medjugorje, dopo aver stabilizzato il rendimento al servizio, riesce ad innalzare all’ennesima potenza il livello del diritto ed effettua un clamoroso doppio break, portandosi a servire per il parziale sul punteggio di 5-2, aiutato anche da un vistoso aumento di fallosità da parte di Murray. Al momento di servire per il set, il croato avverte la pressione e con una serie di errori gratuiti consente al suo avversario di recuperare un break di svantaggio. Al secondo tentativo, però, ritorna in sé e riesce a chiudere sul 6-4 in 42 minuti di gioco.
La seconda frazione inizia all’insegna dell’equilibrio, con entrambi i giocatori che riescono a mantenere il servizio con discreta facilità ed i tre break visti nel primo set iniziano ad essere un lontano ricordo. Si arriva così al 4 pari con Cilic addirittura a quota 100% dei punti vinti con la prima. Nel nono game, Murray porta a casa il primo game ai vantaggi del secondo set, esternando una buona dose di grinta, anche tramite dei sonori “come on” urlati in faccia al suo avversario. Ma nella successiva occasione, dopo aver salvato quattro palle break di cui tre consecutive dallo 0-40, è costretto ad arrendersi al croato che oggi è parso superiore nello scambio, più continuo e meno falloso. L’ex campione degli US Open non trema al momento di chiudere il match e conclude una settimana trionfale vincendo il primo Masters 1000 della sua carriera, quando non aveva mai raggiunto nemmeno una semifinale in questa categoria di tornei. Cilic, nonostante abbia terminato la sua semifinale molto tardi, oggi è apparso più fresco di Murray che probabilmente ha avvertito la fatica accumulata a Rio de Janeiro, e ha conquistato meritatamente la vittoria.