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Una finale anomala a dir poco quella del Challenger di Vicenza 2016, con l’argentino Guido Andreozzi che ha avuto la meglio sullo spagnolo Pere Riba in appena 18 minuti, complice il ritiro dello spagnolo dopo aver perso 6-0 il primo set per via di un affaticamento muscolare.
“Essendo partito dalle Quali ha giocato tanti match in pochi giorni e non ha recuperato bene – ha dichiarato l’allenatore dello spagnolo – Ora è deluso, perché non riusciva neanche a muoversi: ha gambe e schiena completamente bloccate” La sorte ha dunque giocato un brutto scherzo a Riba, che negli scorsi turni aveva partecipato a vere e proprie battaglie. Superati i primi step delle Quali, l’iberico aveva eliminato Gombos, la testa di serie numero 2 Brands, Golubev ed Eremin al termine di un match combattuto e sofferto di quasi 3 ore.
A far festa dall’altro lato della rete è stato Guido Andreozzi, capace di vincere il torneo dopo aver eliminato nell’ordine Lama, Gonzalez, Gimeno-Traver e soprattutto il favorito Gastao Elias, numero 88 al mondo. “Per me era la terza volta qui a Vicenza, vengo sempre volentieri e aver vinto mi riempie d’orgoglio” – ha commentato l’argentino alla fine dell’incontro – “Sono molto contento perché ho giocato un buon tennis. Mi sono sentito bene durante tutta la settimana e questo è la cosa più importante. Mi dispiace per Pere che è stato sfortunato, ma nello sport queste cose possono capitare“.