Andreas Seppi, 33 anni, torna a vincere un torneo dopo circa 3 anni, superando in finale al Challenger di Canberra (Hard-75mila $) l’ungherese Fucsovics in tre set. Il suo ultimo trofeo era stato il Challenger di Ortisei nel 2014. Sul cemento veloce australiano l’azzurro, ora numero 87 ATP, da numero 7 del tabellone ha messo in fila il tedesco Marterer (7-6 al terzo), l’americano Pasha, lo spagnolo Garcia Lopez, il dominicano Estrella Burgos, prima di battere Fucsovics. L’altoatesino ha messo in mostra un ottimo tennis che fa ben sperare per gli Australian Open. Con questo risultato importante Seppi risale la classifica piazzandosi al numero 76 ATP e si porta a casa un assegno di 10800 dollari.
Nell’altro Challenger della settimana, Bangkok 2 (50mila $ + ospitality), Granollers ripete le superbe prestazioni della settimana precendente sempre sul cemento thailandese e bissa il successo, trionfando in finale nel derby contro Lopez Perez, alla sua prima finale a livello challenger. Granollers, ex numero 19 del mondo, risale alla posizione 133 con in tasca un assegno di 7200 $. Matteo Viola raggiunge i quarti di finale (1460 dollari e 15 punti) del torneo asiatico, sconfitto proprio da Lopez Perez, e può considerare positiva la trasferta. Il redivivo Cipolla e Alessandro Bega puntellano la classifica con il secondo turno (860 dollari e 6 punti)
Nel Futures col montepremi più alto in settimana, il 25mila dollari di Long Beach (Usa F2, cemento), vittoria per il sorprendente americano Altamirano che da sfavorito in finale ha battuto l’ecuadoriano Emilio Gomez. Nell’altro Futures statunitense, su terra, organizzato dall’Accademia Sanchez-Casal in Florida (Usa F3, 15mila dollari), è stata la testa di serie numero 1 del tabellone a trionfare: si tratta dello spagnolo Javier Martì, in finale contro il belga Wessels. Era presente anche il siracusano Eros Siringo, ex allievo di coach Paolo Cannova (storico allenatore di Caruso appena qualificatosi agli Aus Open): Siringo, di base attualmente negli Usa, ha perso al secondo turno dal portoghese Gil.
In Francia si è disputato un 15mila dollari più ospitalità, su terra indoor in Normandia, dove ha vinto il francese Barrere, molto a suo agio su questa superficie terraiola veloce. Barrere, ottimo protagonista da Junior, ha 23 anni ed è un tennista molto considerato in patria. Sta risalendo la classifica, dopo essere precipitato oltre la 600esima posizione del ranking, mentre nel 2016 era entrato in top 200.
In Cina (15mila dollari, sulla terra di Anning) il giapponese Shimizu si porta a casa il trofeo da testa di serie numero 7: prima vittoria per il diciottenne nipponico e best ranking nella top 800.
In Germania su carpet (15mila dollari) vittoria per il padrone di casa Daniel Masur che non ha perso nemmeno un set per tutta la durata del torneo. In finale ha superato il connazionale Krawietz, che curiosamente era anche il suo compagno in questo stesso torneo, per altro vinto anche nella specialità del doppio.
In Tunisia (15mila dollari, terra rossa) ha vinto lo spagnolo Gutierrez Ferrol, testa di serie numero 3 del tabellone, che in finale ha superato il tedesco Jahn, ritiratosi nel terzo set a causa di un infortunio. Era presente una folta schiera di italiani, tra cui si è distinto il solo Weiss che ha raggiunto il secondo turno da 1047 del mondo. Nel doppio sono arrivate maggiori soddisfazioni per i colori azzurri grazie alla coppia Bortolotti/Ocleppo che ha vinto il torneo. In particolare Julian Ocleppo, figlio del davisman Gianni, sta facendo faville nella specialità dove è alla quinta vittoria in un torneo e dove ha un best ranking piazzato alla 264esima posizione ATP.
In Turchia ad Antalya (15mila dollari, hard) successo per il nostro Gianluigi Quinzi, che da favorito del torneo ha sbaragliato gli avversari conquistandosi importanti 18 punti che vanno a puntellare la classifica. Con il suo coach Gorietti è stata pensata una programmazione mirata a conquistare solidità e sicurezza, per poi tentare il passaggio nei Challenger, per i quali Gianluigi possiede già il livello. Queste vittorie seppure ottenute contro avversari di levatura modesta (tra l’altro il turco Celikbilek, superato in semifinale e il tedesco Sieber, battuto in finale, non sono affatto male), appaiono importanti per la crescita del nostro campione, e lo avvicinano alla top 300 per una classifica che permette spesso l’ingresso nei tabelloni principali dei Challenger. Fuori al secondo turno Gianluca Mager, che ha gran voglia di rivincite dopo un periodo travagliato culminato con il ritorno a casa ad allenarsi, visto che Tirrenia non è stato il luogo ideale per il tennista sanremese per vari motivi. La sconfitta con il britannico Storrie al terzo set può starci vista la forma dell’inglese, aspettando momenti migliori.
In questa settimana si gioca un solo Challenger, a Koblenz in Germania, dove nel tabellone principale sono presenti due azzurri, sorteggiati uno contro l’altro: Andrea Arnaboldi e Marco Cecchinato.
Per quanto riguarda i Futures(tutti 15mila dollari) troviamo Roberto Marcora in Egitto, Erik Crepaldi in Francia (dove è garantita anche l’ospitalità), Fortuna e Giacomini in Spagna, ancora Quinzi e Mager in Turchia e Siringo che sta provando a qualificarsi nel torneo Usa F4. Da segnalare il ritorno alle competizioni di uno dei più attesi azzurri, Edoardo Eremin, che ha scelto di rientrare sulla terra tunisina, anche per non sforzare l’articolazione del ginocchio infortunatosi nello scorso autunno. In Tunisia ci sono anche i nostri Bortolotti, Carli, Trusendi, Ocleppo e Turchetti.