Ha trionfato finalmente lo sport ad Istanbul, in occasione dell’atto conclusivo del torneo Challenger turco: in una finale storica per il tennis mondiale (qui le ragioni), Malek Jaziri si è imposto in rimonta, col punteggio finale di 1-6 6-1 6-0, sull’israeliano Dudi Sela, conquistando il suo sesto titolo nel circuito minore.
Mai, per ragioni prettamente politiche, un giocatore israeliano e uno tunisino si sono affrontati su un campo da tennis: nessun precedente dunque tra i due atleti, veri e propri veterani del circuito Challenger. Per Jaziri si tratta infatti della dodicesima finale in carriera, la ventottesima addirittura per Sela, che ha trionfato in ben venti occasioni: per quanto riguarda la stagione in corso, il trentaduenne nordafricano ha conquistato i titoli di Le Gosier e di Guadalajara; solo un successo invece, a Shenzhen, per l’attuale numero 74 del mondo, oltre alle finali di Karshi ed Happy Valley. Quest’ultimo, che deve ancora perdere un parziale nel torneo, ha lasciato per strada solamente sedici giochi negli ultimi quattro incontri; un solo set ha invece ceduto il suo avversario, nel match di secondo turno contro il padrone di casa Muhammet Haylaz.
La partita stenta a decollare inizialmente, almeno dal punto di vista delle emozioni, complici i pochi colpi vincenti e i tanti errori da una parte e dall’altra: il primo a mettere la testa avanti è Sela, che approfitta di un passante di diritto dello sfidante bloccato dal nastro per ottenere il break nel secondo game. Molto, troppo falloso il giocatore tunisino: altro rovescio affossato in rete e doppio break di vantaggio nel quarto gioco per il nativo di Kiryat Shmona, che in soli ventitré minuti porta a casa il primo parziale con l’eloquente punteggio di 6-1.
L’andamento del match viene praticamente capovolto nel secondo set: il secondo doppio fallo nel match dell’israeliano permette a Jaziri di breakkare per la prima volta l’avversario nel corso del secondo game. I giochi scorrono via velocemente: sul 4-1 a proprio favore, il trentaduenne di Bizerte trova il doppio break, quello decisivo per aggiudicarsi, pochi istanti più tardi, il secondo parziale, restituendo all’israeliano il 6-1 subito nel primo set.
Dopo meno di cinquanta minuti di gioco, sarà il terzo set a decidere questa finale dall’insolita piega: nel game inaugurale, Sela sventa tre palle break, ma deve arrendersi alla quarta, quando il suo diritto incrociato termina malamente in corridoio. È un parziale decisivo decisamente a senso unico: il giocatore tunisino dilaga, grazie a un ottimo passante di rovescio che gli consente di salire sul 3-0 pesante. La fine del match è dietro l’angolo: una poderosa prima centrale vincente suggella lo score finale di 1-6 6-1 6-0 per Malek Jaziri, in soli 72 minuti.
Quest’ultimo guadagnerà, domani, ben quindici posizioni nel ranking, stabilendosi alla cinquantacinquesima piazza, a sole due lunghezze dal suo miglior piazzamento di numero 53 (ottenuto circa un mese fa). Balzo in avanti, esattamente di undici posizioni, anche per Dudi Sela, che conquista il sessantatreesimo posto, ma manca l’appuntamento con quello che sarebbe stato il suo ventunesimo trionfo a livello Challenger.