Attimi davvero concitati a Furth, una cittadina tedesca non troppo distante da Norimberga, nella quale dalla fine degli anni ottanta si disputa annualmente un Challenger sulla terra battuta. Il tennista brasiliano Caio Zampieri, numero 294 del ranking Atp, era intento ad ultimare il suo riscaldamento prima di iniziare la sua partita di primo turno contro il teutonico Julian Reister, numero 520, quando improvvisamente è stato raggiunto dalle urla terrorizzate degli spettatori. Zampieri inizialmente non si era accorto di nulla, e cercava invano di capire per quale motivo la gente presente sugli spalti si fosse agitata così tanto. Una volta guardatosi alle spalle, ha avuto subito modo di rendersi conto del motivo per cui la gente dalle tribune lo invitava accoratamente a fermare il suo riscaldamento: un enorme serpente aveva fatto invasione di campo e stava strisciando beatamente vicino alle caviglie dell’ignaro tennista.
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Fortunatamente, l’ospite inatteso non ha arrecato nessun danno all’incolumità dei presenti sul terreno di gioco e, una volta rimosso, la partita si è potuta svolgere regolarmente. Caio Zampieri, nelle dichiarazioni successive al match, ha preferito sdrammatizzare la cosa. Ad ogni modo, però, lo spavento non deve aver fatto bene al brasiliano, che ha dovuto cedere il passo a Reister con il punteggio di 7-6 (2) 6-4 in poco meno di un’ora di partita.
Andando a spulciare gli archivi, ci si può rendere conto che la comparsata di un rettile su un campo da tennis non è una novità assoluta. Lo scorso Aprile, al Challenger di Sarasota, in Florida, si è avuto un episodio sovrapponibile, sempre durante un match di primo turno. I protagonisti in campo nella circostanza erano stati il cileno Gonzalo Lama e il britannico James Ward. Cose che talvolta capitano, soprattutto nel mondo dei Challenger. Probabilmente, questi serpenti avevano soltanto voglia di giocare un po’ a tennis e mettersi in mostra nella speranza, magari, di ottenere una wild card per l’edizione 2017.