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Camila Giorgi ha sbagliato e dovrĆ pagare. Questa la decisione del Collegio di Garanzia, ultimo grado della giustizia sportiva, che ha annullato la seconda della Corte federale dāappello della Federtennis e ripristinato le sanzioni irrogate in primo grado alla tennista marchigiana. Lāennesimo colpo di scena nella diatriba tra la Fit e Camila Giorgi, ritenuta ora colpevole in modo definitivo per aver rifiutato la convocazione per il match di Fed Cup tra Spagna e Italia nellāaprile del 2016.
Il Collegio, riunito a sezioni unite, ha accolto il ricorso presentato congiuntamente, il 3 maggio 2017, dalla procura generale dello sport presso il Coni, in persona del procuratore Enrico Cataldi, e dalla procura federale della Federazione italiana tennis. I giudici hanno dunque annullato la decisione della Corte federale d’appello Fit n. 7/2017, pubblicata il 5 aprile 2017, che a sua volta aveva annullato la sentenza di primo grado per ādifetto di giurisdizioneā spiegando che la Giorgi non poteva essere punita perchĆ© non tesserata per la Federtennis. Il Collegio di Garanzia non la pensa ugualmente e ha deciso di confermare la dura sanzione emessa in primo grado: quindi la tennista marchigiana non potrĆ partecipare allāattivitĆ federale per nove mesi (cosa che comunque non avrebbe fatto), ma soprattutto dovrĆ pagare unāammenda di 30mila euro.