Dopo sette anni dall’inizio del procedimento, Boris Becker è stato assolto dalle accuse di bancarotta fraudolenta.  Secondo il giudice Briggs, dell’Alta Corte: “Becker ha fatto tutto quanto nelle sue possibilità per rifondere i creditori e sarebbe crudele non riconoscere tutti i suoi sforzi”. Sembra dunque chiudersi un capitolo molto difficile e doloroso per l’ex campione tedesco, che ha trascorso anche otto mesi in carcere dopo i quali è stato anche costretto a lasciare la Gran Bretagna. Adesso Becker risiede a Milano, insieme alla compagna Lilian, e sogna anche di poter tornare a Wimbledon: “Mi manca l’odore delle ortensie, conosco quel posto sia da giocatore che da allenatore e da commentatore – spiega – Sono sempre stato nel mondo del tennis e lo sono ancora, nessuno ha fatto domande sull’esperienza in carcere. E’ come se mi stessero aspettando”.
Il debito complessivo di Becker ammontava a tre milioni di euro, tra le motivazioni del tedesco anche un dispendioso divorzio dalla prima moglie e gli alimenti dovuti ai quattro figli. Nel mirino degli inquirenti erano finiti un trasferimento di enormi quantità di denaro dal conto aziendale di Becker, che aveva anche nascosto una villa di proprietà in Germania e oltre 900mila euro di debiti di una società tecnologica.