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Tennis, Binaghi: “Sinner ne uscirà più forte”. E sulle critiche: “Arrivano dai più frustrati”

Angelo Binaghi e Jannik Sinner
Angelo Binaghi e Jannik Sinner - Foto Sposito/FITP

Angelo Binaghi, presidente della FITP, ha parlato a LaPresse della positività al Clostebol di Jannik Sinner, poi scagionato dall’Itia: “Abbiamo preso un bello spavento. Ci è andata bene, ma sono convinto che Jannik ne uscirà più forte di prima. Ci siamo scambiati dei messaggi ieri, è sereno“. Binaghi ha poi aggiunto: “Mi sembra una vicenda chiarita in ogni aspetto e che tutto torni. Il soggetto interessato è al di sopra di ogni sospetto: credo che le persone avrebbero scommesso più su una rapina in banca che su un possibile caso doping di Sinner“. Non è poi mancato un elogio per i risultati ottenuti dall’azzurro: “Probabilmente ha avute delle ricadute psicologiche in quei 4 mesi, eppure ha vinto Halle, poi Cincinnati, ed è arrivato in semifinale a Parigi e ai quarti a Wimbledon. Con quello stato d’animo…

In seguito, Binaghi ha rispedito al mittente le critiche arrivate anche da parte di colleghi di Sinner, come Shapovalov e Kyrgios: “È normale che i commenti velenosi arrivino dai più cretini e frustrati. Sono tra i giocatori che avevano più mezzi tecnici di Sinner a disposizione per diventare numero uno al mondo e invece hanno fallito miseramente. Sarebbe stata una cosa ben diversa se le critiche fossero arrivate da gente di spessore umano differente come Nadal, Djokovic o Medvedev“. Infine, il numero uno della FITP ha concluso: “Come federazione, non abbiamo ricevuto niente di diverso da quello che è stato reso pubblico. Ci ha avvisato solo il team di Sinner il giorno prima, nei rapporti di cortesia e di correttezza. Mi hanno evitato quattro mesi di ansia“.

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