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Dopo la brillante vittoria di Jannik Sinner nell’ATP 500 di Pechino, il presidente della Federtennis Angelo Binaghi ha parlato all’Adnkronos ribadendo la sua posizione sulle critiche che hanno investito nel recente passato il fuoriclasse altoatesino: “Oggi dobbiamo avere la capacità di capire che in 110 anni di storia il tennis italiano non ha mai avuto un’opportunità del genere. Non possiamo che essere dei suoi tifosi e stargli accanto in doveroso rispetto e difenderlo da accuse ingiustificate, come quelle sulla sua mancata partecipazione alla Coppa Davis“.
Il numero uno della FIT ha poi proseguito: “Fare festa per il torneo vinto a Pechino? No, anche in caso di sconfitta questa è una tappa di un percorso che ha come obiettivo quello di essere il più forte al mondo, non c’è niente da festeggiare. In questa settimana ha dimostrato di essere un giocatore di grandissimo talento, cuore e coraggio. Ha battuto Alcaraz e Medvedev, ha tutte le carte per essere il numero uno. Sa benissimo che non deve montarsi la testa e dovrà continuare a lavorare più di prima. Ci sono alcune cose che deve perfezionare, oggi per esempio ha imparato il serve and volley, ma lui conosce a fondo il valore del lavoro e la sua utilità“.
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