Binaghi ha voluto ripercorrere i risultati ottenuti in questi anni, specificando che basterebbe “leggervi queste 10 righe che ho inaspettatamente trovato sulla mia scrivania qualche settimana fa. 10 righe scritte dal campione del mondo che ringrazia voi, noi, il nostro movimento, per quello che è riuscito a fare. Sono rimasto a bocca aperta per queste dieci righe che non potevano essere scritte meglio. In queste righe c’è il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro.
C’è il nostro passato, perché quando siamo arrivati non abbiamo trovato il n. 1 del mondo che ci ringraziava, ma il n. 100 che oltretutto dichiarava di essere vittima di una Federazione inefficiente e parassita, che rifiutava con sdegno, e abbiamo dovuto convivere con questa situazione per lungo tempo. Passare da quella situazione a questa significa che siamo riusciti tutti insieme a ridare efficienza e credibilità a un sistema, e sopratutto siamo riusciti a costruire un sistema educativo, un sistema che crea dei campioni ma, ancor prima, dei ragazzi per bene e delle persone in gamba.
C’è poi il nostro presente. Grazie a Jannik, Lorenzo, Jasmine, Matteo, e a tutti gli altri siamo in vetta al mondo, siamo la Federazione che più cresce e vince in Italia, e possiamo contare su una generazione di fenomeni che ci farà impazzire ancora per anni. E c’è infine il nostro futuro, perché noi non abbiamo difficoltà nel riconoscere il ruolo di leader e modello a Jannik, tanta è la convinzione che il nostro futuro debba essere costruito con il lavoro, tanto lavoro, per continuare a far crescere il nostro movimento“.
“Quattro anni fa avevamo chiesto la vostra fiducia per affrontare la scalata più impegnativa possibile, l’organizzazione delle Nitto ATP Finals, che abbiamo fatto diventare la manifestazione sportiva indoor di più grande successo della storia di tutto lo sport Italiano. Ma per quanto vedessimo che i nostri ragazzi e le nostre stessero crescendo, nessuno di noi potesse pensare che da lì in poi sarebbero arrivati tutti i successi che abbiamo vissuto negli ultimi anni – ha aggiunto Binaghi -. Difficile non emozionarsi nel rivivere questi momenti, e comunque anche nel padel siamo i primi dei nuovi arrivati, secondi in Europa solo alla Spagna che rappresenta uno dei nostri prossimi obiettivi“.