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“Speriamo che si possa giocare con le precauzioni necessarie, in fondo è uno sport singolo e il governo deve tenere conto delle sue caratteristiche ma la verità è che non sono convinto che si riprenderà, solo che non voglio passare per quello pessimista”. Questo il pensiero di Corrado Barazzutti, attuale capitano di Coppa Davis, sulla possibile ripresa del 2020 tennistico, attualmente fermo sino all’11 luglio per via della pandemia. “Dal 4 maggio ci si potrà tornare ad allenare ma da qua a pensare a una ripresa dei tornei a livello professionistico ce ne corre – ha aggiunto Barazzutti in un’intervista rilasciata a “La Repubblica – Ma io non parlo del tennis professionistico: mi riferisco a un’attività più di base diciamo, tipo il poter fare lezioni private e il riaprire i circoli. Iniziamo anche ad allenare i professionisti: poi, per i tornei, toccherà aspettare i vaccini per poter quindi giocare in totale sicurezza. E’ la mia speranza. Djokovic non vuole fare il vaccino? Che posso dire, lui non sarà il primo e neppure l’ultimo sulla questione. Io rispetto la sua opinione ma sono in disaccordo perché sono per le vaccinazioni”. Barazzutti, pure lui alle prese con le conseguenze del coronavirus: “Altro che cassintegrato, mi è stato sospeso lo stipendio: quindi è peggio, molto peggio”, ha concluso.
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