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Jannik Sinner vince ancora, lo fa anche a Vienna e consolida la sua posizione nell’elité mondiale. “La crescita di Sinner mi sembra fisiologica, naturale: Jannik ha iniziato a giocare bene a tennis molto presto, sta continuando a crescere e devo dire che sono rimasto impressionato da queste ultime quattro settimane. L’ho visto migliorato tantissimo, soprattutto sulla qualità, sull’intensità e sulla regolarità del suo tennis, cioè sulla capacità di giocare ad altissimo livello senza avere delle pause nel suo gioco come gli capitava prima e che gli costavano molto care. Nell’ultimo mese non ha perso quasi mai, sta giocando un tennis straordinario di grandissima solidità”. A parlare è Corrado Barazzutti, ex capitano di Coppa Davis, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1.
“A quando la vittoria di uno Slam? Credo sia pronto, lo vedremo vincitore molto presto e forse è anche pronto per diventare il più forte giocatore del mondo. Questi ultimi tornei fanno ben sperare per il futuro di Jannik – ha proseguito Barazzutti – La consistenza del suo tennis è legata a una testa molto forte, alla sua capacità di attenzione e concentrazione da grandissimo giocatore. Al di là del fatto che sia molto migliorato nel gioco a rete, nella smorzata, nel rovescio in back, è soprattutto migliorato mentalmente, non ha più quei momenti di black out che diventano micidiali in partite così serrate. Nei punti chiave è molto più lucido, concentrato, più attento”.
Nel mese di settembre una parte della stampa italiana si era fiondata su Sinner per la sua rinuncia alla fase a gironi di Coppa Davis. “Noi la sentivamo tantissimo, ma allora era molto più importante la competizione – dice Barazzutti -. C’era un’altra cultura di quello che rappresentava la Coppa Davis. Sono cresciuto vedendo Pietrangeli che giocava la Davis ed era il sogno di tutti noi ragazzi rappresentare la Nazionale. Adesso questa emozione sia una cosa molto soggettiva e personale, c’è chi la sente di più e chi di meno. Non c’è dubbio che questo sentimento lo hanno fatto svanire con una formula che ha massacrato questa competizione, non hanno aiutato a far crescere un amore per la maglia del proprio paese”.
Ma Sinner, la Davis, è pronta a giocarla a fine novembre con le Finals di Malaga: “Visti i risultati ha avuto ragione lui. In queste ultime settimane Sinner è il giocatore più forte del mondo, arriverà alle Finals di Torino da giocatore più in forma del circuito. Adesso vedremo il ritorno di Djokovic, Nole è sempre lì, anche se ancora non per troppo tempo e questo aiuterà Jannik a raggiungere determinati obiettivi. Ora c’è Parigi-Bercy subito a ridosso delle Finals e della Davis, non so come lo affronterà – ha concluso – Arrivare fino in fondo vorrebbe dire spendere tante energie”.
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