Dopo aver superato le insidie delle qualificazioni ed essersi guadagnato il pass per il primo Australian Open in carriera, nulla da fare per Thomas Fabbiano nel primo turno del main draw a Melbourne Park. Il pugliese si arrende a Donald Young, numero 85 del ranking Atp, per 6-4 7-6(1) 6-4.
Nel primo set, dopo il turno di servizio in apertura tenuto dallo statunitense, una girandola di quattro break consecutivi non schioda un sostanziale equilibrio che perdura sino al 4-4. La frazione si decide infatti in volata tra nono e decimo gioco, con Fabbiano che manca due palle break e capitola pochi minuti dopo consegnandosi con un doppio fallo sul set point.
L’americano, dopo aver resistito all’inevitabile reazione d’orgoglio di Fabbiano cancellando una palla break sia nel primo che nel terzo gioco, prova l’allungo sul 3-1. L’azzurro però rintuzza immediatamente il tentativo di fuga dell’avversario e l’inerzia del set sembra poter cambiare completamente padrone. Young si salva nel settimo gioco ma va sotto sul 5-5 concedendo a Tommy l’occasione di servire per riequilibrare il conto dei parziali. Il numero 141 al mondo si ferma però a due punti dal set, trascinato poi in un tie-break a senso unico. Dopo il mini-break iniziale per il tennista italiano, sono sette i punti consecutivi di Young.
Fabbiano subisce inevitabilmente il contraccolpo psicologico. In apertura di terzo set arriva il break che di fatto spalanca le porte del passaggio del turno al mancino a stelle e strisce, ma il tennista di Grottaglie cerca di stringere i denti e allungare la propria permanenza a Melbourne evitando il tracollo e smuovendo la casella dei game risalendo da 0-40 quando era già sotto per 2-0. A Young non resta che amministrare, nonostante l’ultimo guizzo dell’azzurro sul 4-3: sono due le opportunità per rientrare, quasi dal nulla, in carreggiata ma l’americano serve bene in entrambi i casi spegnendo ogni tentativo di rimonta e chiudendo poco dopo sul 6-4.