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Serena Williams vince l’Australian Open 2017, sconfiggendo in finale la sorella Venus col punteggio di 6-4, 6-4. Serena conquista così il suo 23esimo titolo dello Slam, staccando Steffi Graf (ferma a 22) e avvicinando Margaret Smith Court (a quota 24). La vittoria in Australia, la settima della sua carriera a Melbourne, consente all’americana di riconquistare la prima posizione in classifica mondiale, a spese di Angelique Kerber.
LE DICHIARAZIONI DI SERENA DOPO LA FINALE
LA CRONACA – Era la 28esima “Williams sfida” e ora Serena conduce 17-11 aggiornando lo storico tra le due pluri-titolate. La prima fu addirittura nel lontano 1998, proprio a Melbourne, al terzo turno quando Venus eliminò la giovanissima Serena: “Dobbiamo quanto prima andare numero 1 e numero 2 al mondo se non vogliamo affrontarci così presto negli Slam”, dichiarò dopo quel match la sorella maggiore allora diciottenne. La prima delle nove finali in uno Slam la giocarono a casa loro, nel 2001 agli Us Open (vinse Venus 6-2 6-4) per poi appassionare la folla con quattro finali Slam consecutive, vinte tutte da Serena, dal Roland Garros 2002 agli Australian Open 2003, la prima e unica finale a Melbourne, fino a quella di oggi. L’ultimo atto conclusivo Slam tra le due è datato 2009, sull’erba di Wimbledon e, ancora una volta, a trionfare fu la sorella minore.
In avvio di partita la tensione è palpabile, sia negli spalti sia in campo, nei primi quattro game del match le Williams non riescono a tenere la battuta. Inizia al servizio Venus che nel primo game si fa breakkare dal primo numero di Serena in allungo che si butta dalla parte giusta dopo lo smash a rimbalzo della sorella e passa. Sia Serena che Venus nel secondo e terzo game hanno la palla per tenere il turno di servizio, ma entrambe lo cedono. Nel quarto game, di nuovo, Serena Williams va sul 40-15 ma complici 3 doppi errori concede di nuovo il contro break alla sorella maggiore.
La classe 1980 Venus appare meno nervosa in campo, nel secondo game Serena ha già rotto una racchetta per un nastro vincente della sorella che non le ha permesso di rincorrere la palla. Le due non si affrontano dai quarti di New York del 2015 quando Serena vinse al terzo set (6-2 1-6 6-3). Nel quinto game arriva il primo vinto dalla giocatrice al servizio: Venus Williams è per la prima volta in vantaggio nel match, 3-2. Servizio che durante il torneo ha funzionato meglio a Venus, che ha anche un 55% di punti vinti con la seconda nel torneo, che a Serena. Il vantaggio è effimero per l’attuale numero 17 del mondo che, dopo anche il primo turno tenuto (un po’ a fatica) da Serena, concede il break del 4-3 alla sorella che nel game ha deliziato gli spalti anche con una splendida demi-volée.
Nell’ottavo game la ventinove volte finalista in un major Serena Williams riesce a consolidare per la prima volta il vantaggio risalendo da 0-30, scagliando anche il quinto ace del match, e salendo 5-3.
Break portato in fondo da Serena, primo turno a zero sul 5-4, altri due ace e set portato a casa: 6-4.
Dato abbastanza importante la vittoria di questo primo set, in quanto solo quattro volte, nello storico delle loro sfide, chi ha vinto il primo set ha poi perso l’incontro. C’è di più: Serena Williams non ha mai perso una finale Slam dopo aver vinto il primo set.
Bel primo game in avvio di secondo set per Venus, che dimostra essere ancora pienamente in partita. La più grande delle sorelle è alla sua quindicesima finale in un major, la seconda in Australia dalla prima di 14 anni fa perso proprio, come detto, da Serena.
Nel terzo game “Venere” risale da un pericoloso svantaggio di 0-40 giocando un gran game, vince 5 punti di fila e sale 2-1. Nel torneo Serena Williams ha avuto un percorso netto, nonostante il tabellone non proprio facile, senza perdere neppure un set.
Il match prosegue con alti e bassi, ore le sorelle americane, al netto di qualche doppio fallo, stanno trovando continuità alla battuta e l’incontro è piacevole.
Il fatidico settimo gioco è il crocevia: dopo un game lungo, il quinto del match ai vantaggi, Serena Williams ottiene il break con l’ennesima risposta vincente sulla seconda di Venus, che oggi gira peggio rispetto allo standard sopracitato del torneo. Adesso è sciolta Serena, game lampo, il secondo tenuto a zero e chiuso con il decimo ace. Ma Venus rimane in scia, nonostante un piccolo problema alla spalla destra manifestato dopo il primo punto, tiene il turno di battuta e accorcia sul 5-4 per la soddisfazione di coach David Witt.
Ora però la maggiore delle sorelle non può più nulla, nonostante una grande risposta nel primo punto e uno scambio mozzafiato nel terzo punto del game, Serena risale da 15-30 e conquista il suo settimo Australian Open chiudendo la finale 6-4 6-4. Braccia al cielo per lei e splendido abbraccio finale con Venus.
Ora Serena è sempre più nella storia, a solo un titolo dello Slam dall’irraggiungibile (?) Margaret Court e lunedì salirà di nuovo in vetta al ranking della Wta spodestando quella Angelique Kerber che proprio dodici mesi fa, qui a Melbourne, le fece lo scherzetto sconfiggendola nell’atto finale. Resta il grande torneo anche di Venus Williams che quest’oggi poco ha potuto contro l’impeto della “sorellina” ma che nelle due settimane australiane ha ancora una volta deliziato i palati fini amanti del tennis. Da lunedì la “Venere nera” tornerà a ridosso della top ten al numero 11 mondiale. Ancor più indelebile è la favola, il tempo che non passa, le due sorelle ancora contro e le emozioni che questa edizione degli Open d’Australia ci ha regalato. E domani c’è Federer contro Nadal.
Finale Australian Open femminile:
[2] S. Williams b. [13] V. Williams 6-4 6-4