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Roger Federer batte Stan Wawrinka nella prima semifinale dell’Australian Open 2017, conquistando a 35 anni la sua 28esima finale Slam. Roger si è imposto col punteggio di 7-5, 6-3, 1-6, 4-6, 6-3, centrando la sua seconda vittoria al quinto set dopo quella con Kei Nishikori.
Federer giocherà la sua sesta finale a Melbourne, dove ha vinto nel 2004, 2006, 2007 e 2010, perdendo solamente contro Rafael Nadal nel 2009, in cinque set. Domenica potrebbe incontrare proprio lo spagnolo, che sarà protagonista domani della semifinale contro Grigor Dimitrov.
ORARIO E TV FINALE AUSTRALIAN OPEN 2017
LA CRONACA – Una delle partite del torneo più attese dal punto di vista tecnico e qualitativo, uno spettacolo in grado di esaltare il pubblico accorso alla Rod Laver Arena, gremita in ogni ordine di posto. Poco da rimproverarsi per Stan che non riesce, così, a bissare lo straordinario successo del 2014, nel quale si impose su Novak Djokovic, Tomas Berdych e Rafael Nadal nella seconda settimana del torneo.
Per Roger, invece, un’ennesima conferma ottenuta dal torneo australiano, dal quale ha compreso la capacità di essere ancora competitivo ad alti livelli, nonostante le trentacinque primavere che pesano sulla biografia dello svizzero. E la gioia e l’emozione al quale si è lasciato andare nei festeggiamenti finali è sintomatica di una passione insormontabile ed intramontabile presente alla base delle straordinarie vittorie del campione svizzero.
Dunque il derby elvetico si risolve, ancora una volta, a favore di Roger, avanti nei precedenti per 18-3. Curioso notare come Stan si sia imposto soltanto sulla terra rossa (precisamente al Roland Garros e nel principato di Monaco, dove ha trionfato nel 2009 e nel 2014) mentre nei restanti diciotto confronti sul veloce, l’ex numero uno del mondo è risultato sempre vincitore. Oggi, dunque, Stan non è riuscito a invertire la tendenza, soccombendo alle magie del connazionale.
Nell’incontro odierno, i due giocatori si presentano piuttosto contratti e la partita stenta a decollare nei primi game. Tuttavia, è Roger ad orchestrare le prime opportunità di break, quando si porta sullo 0-40 nel terzo game, ma in quest’occasione Wawrinka non si rivela impreparato e con grande audacia riesce a riportare la situazione in suo favore. Nel game successivo, è proprio l’attuale numero uno svizzero a portarsi in vantaggio, ma Roger non tentenna e con una serie di servizi vincenti annulla due pericolosi break point e si porta avanti 3-2. Il dominio dei servizi procede fino al decimo gioco, quando Roger è costretto ad annullare una palla break che avrebbe consentito a Wawrinka di andare a servire per il set e così, superata l’evenienza, Roger si mostra chirurgico nel gioco successivo, quando dal 30-30, piazza due punti consecutivi e si aggiudica il set con il punteggio di 7-5.
Nel secondo set, Stan appare sfiduciato, soprattutto perché senza ritmo in risposta e non in grado di generare pressione da fondo campo. Federer è in controllo totale della partita, il servizio viaggia con estrema facilità e i rischi sono ridotti al minimo. Così, nel sesto gioco, avviene lo strappo,apparentemente decisivo, del campione di Basilea, quando un errore di rovescio di Stan gli permette di salire 4-2. Nei restanti turni di battuta, Roger concede solo un punto e archivia anche la seconda frazione con lo score di 6 giochi a 3.
Nel terzo set, nei primi due game in risposta Roger si porta a due punti dal break ma non riesce a chiudere definitivamente la partita. Così Stan, rinvigorito, compie un clamoroso parziale di 10 punti a 2 che gli permette di ottenere il primo break dell’incontro e di issarsi sul punteggio di 4-1. Roger sembra frastornato da questo ritorno inaspettato del connazionale, le sue certezze vacillano e la situazione di difficoltà non accenna ad arrestarsi. Infatti, nel sesto game, Roger non riesce a mantenere la battuta per la seconda volta consecutiva e ciò permette a Wawrinka di andare a servire per il set dopo nemmeno mezz’ora dall’inizio dello stesso. Si va al quarto, così, con un perentorio Wawrinka, risultato vincitore per 6-1 nella terza frazione.
Nella quarta frazione, il copione non cambia: Stan pennella colpi straordinari e le contromosse attuate da Roger sembrano non sortire l’effetto sperato. Così il tennista di Losanna brekka per la terza volta consecutiva il suo avversario in apertura di parziale e la partita sembra definitivamente girata. Tuttavia, la reazione del campione non si lascia attendere. Il primo doppio fallo di Wawrinka nell’incontro permette a Federer di ottenere la seconda opportunità per riportare il parziale in parità e l’ex numero uno si fa trovare pronto all’appuntamento con il break, ponendo fino al parziale di sei giochi a zero a favore di Stan. I successivi turni di battuta non presentano particolari patemi per i due giocatori e si giunge con tranquillità sul 4-4. Nel nono game, Wawrinka si porta subito sullo 0-40, Roger riesce ad annullare le prime due ma non può nulla sulla terza. Stan, dunque, nel game successivo, chiamato a servire per il set, risulta implacabile e conduce la partita all’ultimo e decisivo set.
Dopo un lungo medical time out richiesto da Federer, il quinto set inizia con Roger Federer alla battuta. Sull’1-1, la prima situazione di difficoltà è soggetta a Roger: dal 30-15, è costretto a fronteggiare una pericolosa palla break e, dopo averla salvata, conquista il game, issandosi sul 2-1. Nel quinto game, si ripropone la stessa situazione: dal 40-15, l’attuale numero uno svizzero si porta a palla break, non convertita, permettendo a Roger di essere ancorato al match. E sembra proprio questo il turning point decisivo del match. Nel game successivo, infatti, un clamoroso passaggio a vuoto di Stan permette a Federer di brekkare il suo avversario (grazie ad un doppio fallo sulla palla break) e portarsi avanti 4-2. Nei restanti due turni di battuta, il diciassette volte campione Slam concede solo un punto e, dopo una lunga risposta di rovescio di Stan, può alzare le mani al cielo ed approdare alla sua ennesima finale Slam.