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A cura di Savio Magrone
Nell’ultimo ottavo di finale della 105°esima edizione degli Australian Open, primo Slam stagionale, Rafael Nadal supera con qualche patema il francese Gael Monfils con il punteggio di 6-3 6-3 4-6 6-4 in due ore e cinquantacinque minuti di gioco. Con il risultato conseguito, lo spagnolo approda ai quarti di finale di uno Slam dopo quasi due anni, precisamente dal Roland Garros 2015, dove, nell’occasione, fu sconfitto dall’ex numero uno del mondo Novak Djokovic in tre set. Al prossimo turno, il tennista di Manacor affronterà il canadese Milos Raonic, accreditato della terza testa di serie, il quale è stato in grado di sconfiggere Roberto Bautista-Agut in quattro set combattuti.
Nell’incontro odierno, Nadal ha mostrato un’eccellente condizione atletica, accompagnata da colpi molto profondi ed incisivi che hanno destabilizzato e asfissiato il malcapitato francese, non in grado di attuare soluzioni opportune per contrastare l’imponente prestazione del campione spagnolo. Nadal, quindi, prosegue il suo cammino nello Slam che lo ha visto trionfare nel lontano 2009, continuando ad accarezzare il sogno di un rientro con successo che permetterebbe di scrivere ulteriori pagine memorabili nella sua straordinaria carriera. Per Monfils, invece, un’ennesima bocciatura nella “prova del nove”: il francese, così, rischia di concludere la sua carriera senza l’acuto decisivo che lo proietterebbe nei grandi di questo sport.
I due contendenti si erano già affrontati in altre quattordici occasioni, con un bilancio nettamente a favore dello spagnolo, avanti 12-2. Proprio uno dei precedenti, precisamente il terz’ultimo, si è disputato sempre in terra australiana, nel 2014, quando Nadal riuscì ad imporsi lasciando solo 6 games al transalpino. Dunque, Gael non è riuscito a controvertere la tendenza, sottomettendosi ancora una volta al dominio imposto dallo spagnolo.
In avvio di incontro, Monfils si rivela molto remissivo ed attua una tattica prettamente difensiva, riuscendo a conquistare una palla break nel gioco iniziale, annullata prontamente da una perfetta discese a rete di Rafa. Così lo spagnolo, dopo aver superato la prima situazione di pericolo, riesce immediatamente a strappare il servizio al transalpino e portarsi sul tre a zero dopo una ventina minuti di gioco. Nadal domina tutti gli scambi da fondo con il fondamentale del dritto, spostando il suo avversario con estrema facilità e rapidità e imponendo un ritmo forsennato che conduce inevitabilmente all’errore Gael. Lo spagnolo avrà altre occasioni per attuare un doppio break fatale nell’economia del parziale, ma nonostante ciò il francese conserva i suoi turni di battuta e mantiene viva la speranza di rientrare nel set. Tuttavia, la lucidità mentale di Rafael gli permette di non concedere praticamente nulla sui turni di battuta e, dopo 47 minuti di gioco, lo spagnolo incamera il primo set con il punteggio di 6-3.
Il secondo parziale si presenta sulla falsa riga del primo: Rafa è in controllo totale e, nei punti decisivi, il francese tende ad arretrare drasticamente e non riesce a spingere. Nadal, così, si procura il break nuovamente nel primo game in risposta e lo mantiene ben saldo fino al sesto game, quando uno scatto d’orgoglio del transalpino lo obbliga a cedere la battuta a quindici. Il pubblico si esalta, ha voglia di assistere ad un incontro combattuto ed esaltante ma lo spagnolo pare non essere d’accordo. Infatti, con un sonoro parziale di dodici punti a due, Nadal brekka due volte consecutivamente il suo avversario e si impone anche nella seconda frazione con lo stesso punteggio con il quale aveva conquistato il primo parziale.
Il terzo set segue l’andamento dei turni di battuta con estrema semplicità. I due giocatori rischiano pochissimo “on serve” e il pubblico si aspetta un tiebreak avvincente. Tuttavia, è presto per trarre conclusioni definitive. Infatti, un clamoroso passaggio a vuoto del numero uno spagnolo, culminato con un banale errore di dritto, permette a Gael di andare a servire per il set sul punteggio di 5-4 in suo favore. In realtà, il decimo gioco è una girandola di emozioni: Rafa ha subito tre opportunità consecutive per operare un immediato controbreak, ma Gael si mostra glaciale in questa occasione ed, al secondo set point a disposizione, è in grado di allungare la partita e condurla al quarto set.
Nadal pare aver smarrito le sue granitiche certezze sulle quale aveva costruito il suo netto vantaggio ed è in difficoltà anche sul piano del gioco, dove non riesce a dominare come era avvenuto nella prima ora e mezza di gioco. Il francese sembra ritornato pienamente in partita e, dopo due pericolose palle break salvate nel quarto gioco della quarta frazione, si porta avanti di un break, dopo un meraviglioso scambio di 32 colpi risolto con palla corta e conseguente passante. Monfils accarezza il sogno di un’impresa epica ma i suoi desideri sono prontamente smorzati da un impetuoso ritorno del maiorchino, il quale riesce a controbrekkare il suo avversario nell’ottavo game e portarsi avanti sul 5-4. Il termometro dell’incontro si eleva notevolmente e la pressione è interamente sulle spalle del francese, chiamato a servire per restare nell’incontro. Dopo i primi due punti giocati magistralmente, il transalpino incappa in una banale serie di errori che permettono a Nadal di ergersi a match point. Dopo aver annullato il primo con uno straordinario dritto, Monfils compie un deleterio doppio fallo e, nel punto successivo, Nadal può esultare e tirare un sospiro di sollievo, dopo aver rincorso tutto il quarto set e rischiato di compromettere l’intero incontro.
Con la vittoria odierna, Nadal si porta momentaneamente al 7° posto nel ranking ATP, aspettando l’incontro che si disputerà mercoledì, quando il maiorchino sfiderà il n.3 del mondo, il canadese Milos Raonic. Ci attende, dunque, una seconda settimana strabiliante in quel di Melbourne, in attesa di capire chi alzerà il primo trofeo Slam stagionale.