La giornata odierna dell’Atp di Pechino è stata a dir poco funestata dalla pioggia che ha costretto a lunghi rinvii sui campi secondari, oltre a richiedere l’adozione del tetto sul centrale. Erano impegnate all’esordio le prime due teste di serie del torneo, Andy Murray e Rafael Nadal, purtroppo destinate entrambe a due tennisti italiani. Paolo Lorenzi ha rimediato appena due games contro il campione spagnolo apparso piuttosto brillante, che gli ha rifilato un doppio 6-2 in meno di un’ora di gioco. Troppo netta la differenza tra i due giocatori oggi, anche se il senese ha dimostrato in passato come sia in grado di mettere in difficoltà il 14 volte vincitore Slam, ricordando il precedente del Foro Italico 2011 quando costrinse l’avversario al terzo parziale. Un pochino più equilibrata la sfida tra lo scozzese e Andreas Seppi, impostosi alla fine per 6-2 7-5 al termine di un match in cui l’azzurro è riuscito a creare grattacapi al britannico soltanto nella seconda frazione. Uno sciagurato passaggio a vuoto sul 5-5, tuttavia ha lasciato strada al fuoriclasse di Dunblane, capace di imporsi in otto dei nove precedenti contro l’allievo di Max Sartori.
Grandissima rimonta quella compiuta da Alexander Zverev, al rientro dopo il primo titolo in carriera agguantato a San Pietroburgo. L’astro nascente tedesco ha superato l’austriaco Dominic Thiem con il punteggio di 4-6 6-1 6-3, centrando così il primo sigillo dopo tre disfatte rimediate dall’allievo di Bresnik. Mentre il gioiellino classe ’97 continua dunque nel suo percorso di crescita, continuano i dubbi sulla programmazione di Thiem, la cui stanchezza potrebbe rivelarsi un fattore determinante nella corsa alle Atp Finals di Londra. Eccezionale rimonta anche di Fabio Fognini, giustiziere di Viktor Troicki per 2-6 6-2 7-5, al termine di un incontro assai altalenante che ha rispecchiato a pieno l’attitudine dei due protagonisti in campo. I primi due set sono stati infatti a senso unico a favore dell’uno e poi dell’altro, ma l’azzurro è stato bravo a riprendersi dopo un inizio disastroso prolungando la contesa alla frazione decisiva. Il serbo si è portato in vantaggio di un break conseguito nel terzo game, preludio ad un ottavo gioco in cui, avanti 40-0, il tennista balcanico ha subito un filotto pesantissimo di cinque punti consecutivi che ha rimesso tutto in discussione. Sul 5-5 il ligure ha vanificato con coraggio due pericolose palle break portandosi avanti 6-5, fattore decisivo per il crollo nervoso di Troicki avvenuto nel turno di battuta successivo e rivelatosi cruciale. In virtù di questo successo, Fognini avrà la possibilità di sfidare per l’11esima volta in carriera la bestia nera David Ferrer, sperando questa volta in un esito diverso dal passato.
Nel resto del programma, successi agevoli per Jack Sock, che è sembrato non brillantissimo contro il padrone di casa Zhang comunque sconfitto per 6-3 7-5, e per il russo Kuznetsov, capace di lasciare la miseria di cinque games al malcapitato connazionale Kravchuk. In chiusura di programma, da registrare il successo della terza testa di serie Milos Raonic, finalista quest’anno a Wimbledon, che si è imposto per 6-4 7-6(1) contro l’insidioso veterano Florian Mayer, al termine di un match controllato dall’inizio alla fine se si eccettua un piccolo passaggio a vuoto nel finale di partita. Nel momento di servire per la vittoria sul 5-3, infatti, il canadese ha subito un break inaspettato che ha consentito al tedesco di prolungare la contesa sul 6-6. L’allievo di Riccardo Piatti è stato però bravissimo a recuperare la concentrazione smarrita ed evitare guai, come testimoniato dall’andamento di un tiebreak concluso perentoriamente sette punti a uno.
Risultati odierni:
[2] R. Nadal b. P. Lorenzi 6-1 6-1
[1] A. Murray b. A. Seppi 6-2 7-5
[3] M. Raonic b. [PR] F. Mayer 6-4 7-6(1)
J. Sock b. [WC] Z. Zhang 6-3 7-5
A. Zverev b. [4/WC] D. Thiem 4-6 6-1 6-3
A. Kuznetsov b. [Q] K. Kravchuk 6-1 6-4
F. Fognini b. V. Troicki 2-6 6-2 7-5