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Al termine di una battaglia di oltre tre ore, la più lunga in una partita in tre set nella storia della manifestazione, Andy Murray supera Key Nishikori col punteggio di 6-7 6-4 6-4, mantenendo il comando del girone “McEnroe” delle Atp Finals 2016 in corso all’O2 Arena di Londra.
La situazione del girone è comunque tutt’altro che definita, col britannico che deve sperare in una vittoria di Cilic su Wawrinka che darebbe a Murray anche il primo posto nel girone, con la certezza di evitare Novak Djokovic in semifinale, mentre per gli altri tre contendenti si deciderà in ogni caso tutto all’ultima giornata.
Primo set molto intenso con Nishikori a dettare il ritmo da fondo e Murray a remare ben distante da bordo campo per gran parte degli scambi, più volte salvato dal servizio in situazioni di difficoltà , comprese due delle tre palle break concesse. Il giapponese alla battuta vacilla solo nell’ultimo game, ma Murray spedisce in rete un diritto non impossibile sprecando un primo set point e venendo trascinato di lì a poco al tie-break. Il gioco decisivo è contraddistinto dalla poca lucidità di entrambi i tennisti, che li porta ad alternare giocate clamorose a errori banali: alla fine, dopo un’ora e venticinque minuti è il giapponese ad aggiudicarselo per 11-9 alla quinta opportunità utile, con Murray che ha più di qualche rimpianto per aver mancato altre due palle set, dopo essere miracolosamente risalito da 3-6.
Il secondo parziale procede a sprazzi, inevitabilmente condizionato dagli sforzi del primo set: il #1 del mondo piazza il break in apertura e riesce a mantenerlo fino all’ottavo game, quando il tennista di Shimane lo aggancia sul 4-4. Qui però Nishikori si disunisce e cede nuovamente la battuta dopo aver fallito due palle del 5-4; Murray si difende bene nel game seguente, annullando col servizio altre due palle break e si aggiudica il set per 6-4.
Nel terzo set il nipponico è in difficoltà fisica, mentre un maratoneta come lo scozzese va a nozze e la sua strategia di lasciare l’iniziativa nelle corde dell’avversario si rivela ancora più fruttuosa. Murray ottiene il break già nel terzo gioco, usufruendo anche di due fortunate deviazioni del nastro. E dopo aver negato a Nishikori due chance dell’immediato controbreak, allunga fino a 5-1 strappando nuovamente il servizio al suo avversario. Il giapponese non vuole mollare e recupera uno dei due break, ma Murray mantiene i nervi saldi e chiude per 6-4 senza rischiare più nulla.