Ci pensa Fabio Fognini a tenere vive le speranze azzurre al China Open di Pechino: il ligure si è infatti imposto in rimonta, con lo score di 2-6 6-2 7-5, sul serbo Viktor Troicki, dopo essere stato sotto di un break nel parziale decisivo. Prossimo avversario sarà la testa di serie numero 5 del seeding, lo spagnolo David Ferrer, che ieri ha superato in due set l’uruguayano Pablo Cuevas.
Il tennista ligure conduce 3-2 nel computo dei precedenti e si è aggiudicato gli ultimi tre confronti, il più recente dei quali sul rosso di Barcellona durante la scorsa primavera: curiosamente, la prima sfida tra i due ebbe luogo proprio a Pechino, nel 2009, quando a spuntarla fu l’ostico tennista di Belgrado. Quest’ultimo ha conquistato due semifinali nell’ultimo mese e mezzo: la prima sul cemento di Winston Salem a fine agosto, la seconda qualche giorno fa a Chengdu, estromesso dal futuro vincitore del torneo Karen Khachanov. Fognini è invece reduce da una settimana di riposo, dopo l’eliminazione patita al secondo turno di Shenzhen dal tedesco Mischa Zverev.
Inizio di match tutto a favore del giocatore serbo, che ottiene subito un break di vantaggio nel game inaugurale. Il servizio aiuta notevolmente il trentenne balcanico in questo primo set: realizza infatti l’85% dei punti quando mette la prima in campo e il 53 con la seconda, mettendo in perenne difficoltà il nostro connazionale, che perde nuovamente il proprio turno di battuta nel corso del quinto gioco. Qualche istante più tardi, dopo avere salvato le uniche due palle break del parziale, Troicki si aggiudica il primo set col netto punteggio di 6-2.
La musica cambia del tutto nel secondo parziale: l’azzurro commette meno gratuiti e comincia a trovare maggiore continuità coi propri colpi, specialmente al servizio. Saranno due i break conquistati dal nativo di Arma di Taggia, nel quarto e nell’ottavo gioco, grazie ai quali pareggia i conti e trascina la partita al set decisivo.
Il serbo è il primo che prova a scappare via, strappando a 15 la battuta all’avversario nel terzo gioco del terzo parziale. L’incontro sembra prendere una direzione ben precisa, ma al game numero 8, sotto 4-3 e 40-0 sul servizio dello sfidante, Fabio Fognini compie un vero e proprio miracolo, recuperando lo svantaggio e mettendo a segno un fondamentale contro-break. Le emozioni non finiscono qui, in quanto sulla situazione di 5-5, il ligure sventa due delicatissime chance di break e sale addirittura 6-5: è il colpo fatale per Viktor Troicki, che non riesce ad allungare il confronto al tie-break, cedendo le armi dopo un’ora e 54 primi, col punteggio finale di 2-6 6-2 7-5.