Si è conclusa una lunga giornata di quarti di finale nell’Atp 500 di Pechino, fortunatamente risparmiata dalla fastidiosa pioggia che ha disturbato il programma negli ultimi giorni. Doveroso ribaltare l’ordine di gioco e partire dal successo di Grigor Dimitrov su Rafael Nadal, ultimo match giocato sul Campo Centrale. Si tratta della prima vittoria del bulgaro sull’ex numero 1 del mondo, e le nette proporzioni del successo (6-2, 6-4) evidenziano un Nadal insufficiente, in chiara difficoltà al servizio e sempre costretto a rincorrere (nel punteggio e negli scambi). Rafa non ha mai tenuto la battuta fino al terzo gioco del secondo set, e, se inizialmente è riuscito a tamponare l’emorragia con due immediati contro-break, alla lunga il servizio del bulgaro ha fatto la differenza, consentendo a Dimitrov di mantenere sempre le distanze e giocare con più spensieratezza.
In precedenza, anche Andy Murray se l’è vista brutta contro la giovane prepotenza tennistica di Kyle Edmund, 21enne britannico di origini sudafricane che progressivamente sta scoprendo la sua dimensione. Dopo gli ottavi agli Us Open, anche i quarti di Pechino rappresentano un altro ottimo risultato, frutto di 4 vittorie tra qualificazioni e main draw (spicca quella negli ottavi su Bautista). Oggi, senza alcun timore reverenziale di fronte al più famoso connazionale (già gli aveva strappato un set al Queen’s, a giugno), Edmund ha sfiorato la vittoria di un primo set equilibrato. Una sola palla break (per Murray, sul 5-4) fino al tie-break conclusivo, dal quale il numero 54 del mondo è uscito sconfitto per 11 punti a 9, non sfruttando un set point in risposta sul 6-5. Inevitabile il calo del secondo set, nel quale Murray si è trovato sotto 0-2 ma ha conquistato sei game consecutivi fino al 6-2 finale.
È stata una giornata molto intensa per Milos Raonic, impegnato prima nel match di ottavi di finale contro Malek Jaziri (non disputato ieri causa maltempo, vittoria 6-3, 6-4 per il canadese), e più tardi in quello di quarti contro un sorprendente Pablo Carreno Busta, a sua volta vincitore in precedenza su Richard Gasquet nella prosecuzione dell’incontro non concluso ieri (5-7, 6-4, 6-1 per lo spagnolo). Milos ha risolto la pratica con una prestazione non esaltante, ma regolare (6-4, 6-4), che gli consente di raggiungere nuovamente una semifinale Atp dopo due brutte apparizioni agli Us Open e San Pietroburgo (secondo turno in entrambi i tornei).
Ultimo per citazione ma in realtà primo per svolgimento, il quarto di finale tra Alexander Zverev e David Ferrer ha premiato la coriacea determinazione del 34enne spagnolo, indomito nonostante un match sempre all’inseguimento fino al sorpasso finale. Con il punteggio di 6-7 (4), 6-1, 7-5, lo spagnolo conquista la semifinale più prestigiosa del suo tormentato 2016 (le altre 4 giunte in tornei 250, peraltro tutte perse). Cerherà di raggiungere la prima finale dell’anno, ma contro Andy Murray partirà certamente sfavorito. Si preannuncia maggior equilibrio nel confronto tra Dimitrov e Raonic, col bulgaro avanti 2-1 nei precedenti.
RISULTATI:
Raonic (3) b. Jaziri 6-3, 6-4 (ottavi)
Carreno Busta b. Gasquet (8) 5-7, 6-4, 6-1 (ottavi)
Ferrer (5) b. A.Zverev 6-7 (4), 6-1, 7-5 (quarti)
Murray (1) b. Edmund (q) 7-6 (9), 6-2 (quarti)
Raonic (3) b. Carreno Busta 6-4, 6-4
Dimitrov b. Nadal (2) 6-2, 6-4